Californication dei Red Hot Chili Peppers, compie 24 anni il glorioso ritorno di Frusciante

L'8 gennaio usciva Californication, il settimo album dei Red Hot Chili Peppers che segnò il ritorno di John Frusciante

californication dei red hot chili peppers

Ph: Sven Mandel/Wikimedia


INTERAZIONI: 5

Californication dei Red Hot Chili Peppers è ormai uno di quei dischi che non possono mancare nella tua collezione, tanto meno nella tua libreria di Spotify. Ciò che è bene sapere è che l’album, uscito l’8 giugno 1999, segnò una svolta importante nel percorso di Anthony Kiedis e soci.

Quando passavano gli spot in TV gli speaker sottolineavano che John Frusciante era tornato, un adagio che sarebbe suonato del tutto simile all’annuncio di Brave New World degli Iron Maiden, che suggellava il ritorno di Bruce Dickinson alla voce. Il nuovo millennio non poteva cominciare meglio. Così, a colpi di Scar Tissue e Around The World, i Red Hot Chili Peppers scoprivano le carte: un nuovo flusso – la morte, ad esempio, mai affrontata prima se non in rare occasioni – e sonorità più mature e sempre funk-oriented, ma con una profondità del tutto inedita per la band.

Con la title-track Kiedis e soci si presero la briga di lanciare un’invettiva contro la California, ma senza sforare in un combat rock che non gli apparteneva. La scelta cadde nella power pop ballad, con quel dialogo tra il clean di frusciante e le escursioni di Flea che ancora oggi ci insegna tante cose.

Californication
  • Around The World
  • Parallel Universe

Tutto molto banale, scritto così, ma Californication dei Red Hot Chili Peppers fu una bomba sganciata sul mare piatto che accompagnava con paura la fine dei ’90. A questo terrore la band rispose con la detonazione di Around The World e il nervosismo di Parallel Universe, ma anche con l’inquietudine di Otherside e la calma apparente di Road Trippin’.

Un disco che teneva alta l’asticella dopo Blood Sugar Sex Magik e One Hot Minute, che cauterizzava la parentesi di Dave Navarro e restituiva vitalità a John Frusciante, che per i suoi problemi con la droga vide letteralmente la morte in faccia.