God Save The Queen dei Sex Pistols compie 46 anni ed è ancora un coraggioso atto rivoluzionario | Memories

Il 27 maggio 1977 usciva God Save The Queen, uno dei più grandi successi dei Sex Pistols

god save the queen dei sex pistols

Ph: Koen Suyk/Wikimedia


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Il 27 maggio 1977 usciva il 45 giri di God Save The Queen dei Sex Pistols. Oggi questo brano non avrebbe bisogno di presentazioni, ma se ricostruiamo il contesto in cui è stato pubblicato possiamo spiegare il titolo pieno di enfasi scelto per questo nuovo capitolo della rubrica Memories.

Erano i giorni del giubileo d’argento, ma su questo aspetto il batterista Paul Cook ha sempre fatto chiarezza: “Non eravamo informati, non volevamo provocare sul merito”. Una semplice coincidenza, quindi, ma piuttosto appuntita: God Save The Queen dei Sex Pistols è infatti un grido di guerra contro la monarchia, ma allo stesso tempo una fotografia di una società inglese terribilmente martoriata da un divario troppo grande tra la riccanza e l’indigenza.

La Regina Elisabetta “has no human being” e viene identificata come “the fascist regime”, un contorno crudele ed estremo ma con il quale i Sex Pistols danno voce prima di tanti altri – almeno a livello mainstream – alla visione che i meno fortunati hanno delle istituzioni. Un rock’n’roll distorto, un “no future” che diventa uno slogan, ed ecco l’atto rivoluzionario. L’effige di Queen Elizabeth appare stravolta da spille da balia, una delegittimazione pacifica e provocatoria verso un’autorità fino a quel momento intoccabile e verso la quale tutti hanno sempre dimostrato una devozione quasi estatica.

Tutto ciò è troppo: i figli dei fiori hanno fallito, i pacifisti sono troppo pacificisti, le grandi manifestazioni e Woodstock non hanno evitato la guerra del Vietnam e il Regno Unito lecca ancora le ferite gloriose del D-Day. Ecco, c’è bisogno di qualcuno che dica che i potenti stanno mediamente sul ca**o a tutti, ma va detto con una certa ferocia.

God Save The Queen parte proprio dal titolo: l’inno della corona inglese viene stravolto dal principio, i reali vengono circondati da ragazzi indiavolati e ribelli, che affrontano a muso duro una apparente immunità estetica ed etica.