Cannabis Day, Vasco ricorda Don Gallo e il “pesto alla marijuana” che fece indignare la Lega (Nord)

Nel 2012 Don Gallo fece indignare la Lega Nord per una battuta sulla marijuana. Vasco lo ricorda oggi per il Cannabis Day

vasco rossi ricorda don gallo

Ph: Oxfam Italia/Flickr


INTERAZIONI: 0

Con una storia su Instagram Vasco ricorda Don Gallo per quella volta in cui fece indignare una certa parte politica (e i colleghi religiosi) per aver parlato di pesto alla marijuana. Il rocker di Zocca rievoca questo ricordo oggi, giovedì 20 aprile 2023, in occasione del Cannabis Day.

Il Cannabis Day ricorre il 20 aprile (4-20. codice della cannabis) su iniziativa degli Stati Uniti, Paese in cui il consumo di canapa è legale in molti Stati. La giornata viene trascorsa nel nome della sensibilizzazione, soprattutto sui benefici e per abbattere tutti i pregiudizi. Tra i tanti italiani illustri che hanno lottato per scongiurare le cattive informazioni sulla canapa c’è proprio Don Gallo, che nel 2012 fece clamore per quella battuta sul pesto.

In quell’anno Don Gallo partecipò a uno dei tanti campionati di pesto – il condimento tipico del capoluogo ligure – di Genova, nella stessa via del Campo cantata da Fabrizio De André. “Perché non aggiungiamo un po’ di marijuana al pesto genovese?”, disse Don Gallo al microfono facendo ridere i presenti. Quella frase non piacque alla Lega: il 19 luglio 2012 due delegazioni dei Giovani Padani e dell’Associazione Culturale GenovaGiovane, insieme al capogruppo al municipio Davide Rossi della Lega Nord, consegnarono a Don Gallo una pianta di basilico. “La tossicodipendenza è una roba seria”, disse Davide Rossi ai microfoni di Genova24.

In un altro video pubblicato da Vasco Rossi nelle storie, estrapolato da una vecchia intervista, il rocker di Zocca spiegava che la marijuana non si può considerare una droga alla pari dell’eroina, e molto spesso si attribuisce erroneamente il termine “tossicodipendenza” alla cannabis.

A proposito di cannabis, nella domenica delle palme Vasco Rossi ha fatto indignare molti credenti per aver pubblicato, appunto, una foglia di marijuana.

Continua a leggere su optimagazine.com