Otoressia, l’ossessione di mangiare solo cibi sani

In Italia sono in aumento i disturbi alimentari. La maggior parte dei casi di DCA riguarda giovani e adolescenti


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Seguire un’alimentazione equilibrata a base di cibi sani è una buona abitudine che può migliorare lo stile di vita e il benessere della persona. La dieta sana, però, può diventare una vera e propria mania con connotati patologici che talvolta può degenerare in disturbo alimentare.

L’ortoressia è quell’incontrollabile ossessione per il cibo sano. Secondo Rai News, che cita dati del Ministero della Salute, in Italia soffrono di disturbi del comportamento alimentare (DCA) 3 milioni e 200 mila persone, pari circa al 5% della popolazione nazionale.

I casi di disturbi alimentari nel nostro Paese sono in aumento. Secondo il Ministero della Salute nell’ultimo anno sono aumentate notevolmente le strutture accreditate per i servizi legati a tale patologia. Sono passate da 108 a marzo 2022 alle attuali 126. Il fenomeno, secondo gli studiosi, è legato ai disagi scaturiti dall’ondata pandemica, che hanno riacceso o accentuato questo tipo di disturbi.

Negli ultimi mesi le diagnosi di problemi da DCA sono aumentati del 36%. I ricoveri al Pronto Soccorso per questa patologia ha registrato un incremento del 46%.

Quali sono gli effetti dell’otoressia?

I pazienti che soffrono di otoressia hanno un’attenzione ossessiva al regime alimentare. Consumano pochi alimenti, spesso ipocalorici, rifiutando carboidrati e grassi considerati dannosi per la salute. Eliminano gradualmente dalla loro dieta dolci, prodotti confezionati, insaccati e alcuni tipi di ortaggi, come le patate.

La maggior parte delle persone che soffrono di otoressia ad ogni pasto pesano i cibi calcolandone l’apporto calorico. Il 78% di essi pianifica i propri pasti in modo meticoloso. Il 72% rinuncia ad uscire con gli amici e rifiuta situazioni di convivialità per non correre il rischio di dover mangiare fuori casa alimenti non previsti.

I disturbi del comportamento alimentare in generale colpiscono tutte le fasce di età. Anche i giovanissimi sono a rischio. In Italia il 59% dei casi di DCA riguarda persone tra i 13 e i 25 anni, mentre il 6% bambini sotto i 12 anni.

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