Il video in cui Kanye West aggredisce una donna intenta a riprenderlo nei pressi di Los Angeles era spuntato il 27 gennaio, dopo che il rapper e produttore di Donda nonché ex marito di Kim Kardashian era stato avvistato tra il pubblico mentre seguiva una partita di basket della figlia North.
Una volta uscito dal palazzetto, Kanye West ha raggiunto l’auto di una donna che lo stava riprendendo con il cellulare. Il rapper ha ripetuto più volte: “Smettila con quella videocamera!”. La donna gli ha risposto: “Ma tu sei una celebrità!”. A quel punto Kanye West si è sporto all’interno dell’auto della donna e le ha afferrato con forza il telefono, fino a scaraventarlo sull’asfalto.
Per questo episodio Kanye West – scriveva NME – era risultato indagato per aggressione, stando a quanto riferito dall’ufficio dello sceriffo della contea di Ventura a E! News. Il rapper non ha mai commentato l’episodio. Nel frattempo il video è sbarcato sui social.
Il 15 marzo, secondo quanto riportato da TMZ, il procuratore distrettuale della contea di Ventura ha fatto sapere che il danno riconosciuto a favore della donna ammonta a 30 dollari, il tanto di riparare la custodia, e soprattutto la donna si è rifiutata di sporgere denuncia contro Kanye West.
Il rapper, anche a questo giro, non ha commentato. Per Kanye West si presenta l’ennesimo episodio turbolento dopo le ripetute accuse di antisemitismo e filo-nazismo. Lui stesso, infatti, ha dichiarato in televisione di stimare Adolf Hitler e ha più volte appoggiato i suprematisti bianchi sfoggiando t-shirt con la scritta “White Lives Matter”, una chiara sfida al movimento Black Lives Matter che da sempre lotta per i diritti degli afroamericani.
La stessa Kim Kardashian ha definito preoccupanti le esternazioni dell’ex marito.
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