Zeman torna in panchina. E’ il profeta del calcio onesto e bello oppure un chiacchierone perdente?

L'allenatore continua a dividere, dal punto di vista tecnico ed umano, gli appassionati di calcio

il ritorno di zeman

Zdenek Zeman, allenatore del Pescara


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Ricomincia da Pescara l’avventura di Zeman. La formazione abruzzese ha richiamato in panchina Zeman per la terza volta L’intento è quello di rivivere, con la guida di Zeman, la grande epopea del Pescara dei miracoli che stravinse la Serie B sfoggiando tre futuri campioni d’Europa: Immobile, Verratti, Insigne.

Attualmente il Pescara è impegnato in Lega Pro. Zeman dovrà risalire la china e giocarsi le poche possibilità di promozione. Una scelta coraggiosa ed impegnativa. Ma Zeman alla scelte coraggiose è abituato ormai da una vita (leggi di più).

Zeman è uno dei personaggi più divisivi del panorama calcistico nazionale. E’ capace di scatenare amore assoluto ed odio viscerale. Alcuni hanno eletto Zeman a profeta del bel calcio, altri lo accusano di non aver mai vinto nulla d’importante. Ad aggiungere benzina sul fuoco le dichiarazioni contro la Juventus con la quale Zeman condivide il destino di esser amatissimi o odiatissimi: nobili battaglie ideali o piuttosto occasioni mediatiche per far passare in secondo piano gli scarsi risultati?

Di certo anche questo terzo capitolo della saga pescarese di Zeman non sarà semplice. Il traguardo sportivo è lontano, la piazza in fermento. Ma Zeman non mancherà di scatenare l’attenzione con le sue frecciate dialettiche. Di sicuro i calciatori a lui affidati dovranno ricominciare a correre come forsennati. La cura Zeman prevede una massiccia dose di preparazione atletica e tattica. Ed il collettivo è più importante del singolo talento che con Zeman talvolta esplode ma talvolta viene anche sacrificato.

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