Levante a Verissimo dopo Sanremo 2023 ricorda la nonna: “Opera Futura è dedicato a lei”

Levante è reduce felice del Festival di Sanremo 2023, dove ha raccontato la sua sfida con la depressione post parto nel brano Vivo. A Verissimo ricorda sua nonna con un dolcissimo aneddoto

levante a verissimo

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L’arrivo di Levante a Verissimo è quello di una reduce, ma soprattutto di una persona nuova. Claudia Lagona sta vivendo un periodo davvero intenso: da poco è diventata mamma di Alma Futura, un cambiamento che ha trasportato nella sua nuova musica e che oggi si traduce nell’album Opera Futura, un chiaro riferimento alla figlia.

Vivo è uno dei pezzi del puzzle che la cantautrice siciliana si è ritrovata a comporre da zero, una messa in discussione sul proprio corpo e la propria vita. Elementi, questi, che se osservati bene fanno parte della depressione post parto. Levante non ha mai nascosto le sue fragilità, e con queste parole ha descritto il suo nuovo disco appena uscito:

“L’ho scritto tra il marzo 2020 e l’aprile 2022, nel mezzo la pandemia, un nuovo romanzo, una nuova città, i live, la gravidanza, una colonna sonora, Alma Futura. È tutto dentro a questo disco”.

Non ha incluso la guerra, Levante, ma è bene consapevole delle tante battaglie che chiunque affronta ogni giorno. L’esperienza del Festival di Sanremo è stata un glorioso ritorno dopo la sua prima volta con Tikibombom, brano con il quale ha dato una voce agli emarginati, gli outsider e quelli che non si conformano.

Nel salotto di Silvia Toffanin sfoggia uno sguardo fiero e sensibile, profondo come i suoi testi mai banali e le sue musiche sempre ricercate. Perché sì, Levante è un’artista a tutto tondo, autrice di splendidi scatti sui social e con una parola di poesia per ogni cosa che la circonda.

Levante a Verissimo ritorna sul ricordo di nonna Rosalia, scomparsa recentemente e alla quale ha dedicato il disco. All’interno ha riportato una frase che le disse quando rivelò di essere incinta: “Nessuno è buono da solo, nemmeno in Paradiso. Perché la nonna viveva nella premura che la nipote non rimanesse mai da sola. Per questo quella frase, pronunciata in dialetto siciliano e con gli occhi lucidi.

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