Un Bosco di Francesca Michielin, una ballata fiabesca da Cani Sciolti (testo)

Francesca Michielin racconta un trauma, quello che proviamo quando ritroviamo i luoghi delle nostre origini. Ecco il testo di Un Bosco

un bosco di francesca michielin

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Esce oggi Un Bosco di Francesca Michielin, nuovo estratto dal prossimo album Cani Sciolti che sarà fuori il 24 febbraio. La cantautrice di Bassano Del Grappa offre un approccio più intimo al suo io, impreziosito da note di pianoforte che ora rintoccano negli accordi e ora si rincorrono come piccole particelle di un arpeggio.

Un Bosco di Francesca Michielin si accompagna con un’artwork che è un dipinto suggestivo, un paesaggio con in primo piano una donna intenta a dipingere, in secondo piano uno scooter parcheggiato e sullo sfondo, in cima a una rocca, un edificio in fiamme. Così la cantautrice descrive, anche secondo le arti visive, il comprensibile smarrimento che arriva quando si tenta un ritorno alle origini: tutto è autobiografico e delicato, ma anche teso ed emozionante.

La stessa artista, nel descrivere il brano, parla di quella percezione ambivalente che arriva quando si visitano i luoghi in cui siamo nati: da una parte il senso di protezione, dall’altra il già citato smarrimento. Eppure lì, dove la vita ha avuto inizio, ci sentiamo più liberi di respirare e camminare, di pensare e parlare, e niente di tutto ciò è da considerarsi scontato.

Il risultato è una ballad fiabesca, con la voce di Francesca Michielin che ora canta e ora sospira, perfettamente in linea con il testo. Per questi motivi così importante Un Bosco è la canzone-manifesto dell’intero disco, che segna la maturità artistica della giovane stella di X Factor che oggi è una delle artiste più interessanti e vere della scena italiana.

Cani Sciolti, LP Nero 180 grammi
  • Cani Sciolti, LP Nero 180 grammi

Testo

Quando cammino in centro
io mi immagino un bosco
ormai l’hai capito, stare qui non ci riesco
così mi distraggo un po’, mi dimentico di te
come latte dentro al frigo, ti ho scordato e sei scaduto
guardami negli occhi davvero
non so che dirti, non sono più quella che ero
tu sopra un’onda artificiale
io nata in un fiume capisci non posso restare

Ho bisogno che tu mi passi a prendere sotto casa
due caschi puoi scendere, come nel 2012
piccoli brividi, il cuore pronto ad illudersi
portami e non pensare sempre
dentro al parco che canta
come nel 2012
tempo di crederci, poi non importa
come andrà
come andrà

Quando sto andando in centro
vorrei fermarmi un secondo
dire scendo alla prossima
fermate un po’ il mondo
perché stare qui mi ha reso più insicura
volevo solo dirti che non ho paura
vorrei chiamare almeno un posto casa
intanto aspetto te

Ho bisogno che tu mi passi a prendere sotto casa
due caschi puoi scendere, come nel 2012
piccoli brividi, il cuore pronto ad illudersi
portami e non pensare sempre
dentro al parco che canta
come nel 2012
tempo di viverci, tanto lo sai già
come andrà
come andrà

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