Nel testo di Splash di Colapesce e Dimartino l’anti-tormentone raccontato con ironia

Colapesce e Dimartino propongono un'estate lontana dal caos delle feste in spiaggia. Ecco il testo di Splash!

splash di colapesce e dimartino

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Splash! di Colapesce e Dimartino è la conferma di una rivelazione incominciata nel 2021, quando il duo di cantautori ha partecipato al Festival di Sanremo proponendo una lettura alternativa della realtà. Era l’anno, quello, in cui la pandemia del Covid-19 bussava ancora feroce alle nostre porte costringendo gli organizzatori della kermesse, tristemente, a ridimensionare la manifestazione rinunciando al pubblico in presenza.

Eppure Colapesce e Dimartino, in quell’occasione per la prima volta a Sanremo, portarono quella Musica Leggerissima che anziché parlare dell’angoscia e della paura proponeva una soluzione al “buco nero che sta ad un passo da noi”: una musica spensierata “perché ho voglia di niente”, con “parole senza mistero, allegre ma non troppo”. Né troppo rumorosa né troppo malinconica, una dolce sfumatura che ha fatto trovare nel pubblico il giusto compromesso.

Splash! di Colapesce e Dimartino prosegue in quel percorso, questa volta per abbattere i cliché dei tormentoni estivi e della visione stereotipata dell’estate. Perché sì, l’estate dei due cantautori comincia adesso, proprio come ai tempi di Musica Leggerissima: mentre tutti si preparano alla bella stagione invocando posti pieni di gente spinta a divertirsi, il duo sogna una barca sulla quale rilassarsi in solitaria per mettere da parte ogni preoccupazione.

Il tessuto musicale sul quale poggia il testo è tipico di Colapesce e Dimartino: atmosfere vintage, ritmo sostenuto e ancora leggerezza. Un felice ritorno, quindi, del duo che nel 2021 non vinse il Festival ma che portò a casa un successo meritatissimo, già raggiunto con il disco I Mortali e che continua con questa seconda apparizione alla kermesse.

Capaci di sobrietà e originalità, Colapesce e Dimartino coniugano sempre il sound anni ’80 con testi di profonda riflessione, un taglio decisamente vicino al nuovo indie ma mai scontato, dove ogni parola è pesata con cura.

Testo

Campi sconfinati
Che si arrendono alla sera
Qualche finestra accesa
Mentre il vento arpeggia
Una ringhiera
Tu vivresti qui per sempre
Dici che dovrei staccare
Un po’ la mente
Ma io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore delle metro affollate
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Meglio soli su una nave
Per non sentire il peso delle aspettative
Travolti dall’ immensità del blu
Splash
Vorrei svegliarmi più tardi al mattino
Cambiare vita baciarti nel grano
In sudamerica
Ma l’entusiasmo poi se ne va
Questa sera mi nascondo
Mentre i miei pensieri
Vanno per il mondo
Ma io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore delle metro affollate
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Meglio soli su una nave
Per non sentire il peso delle aspettative
Travolti dall’ immensità del blu
Splash
Sorrido alle Seychelles
Mi annoio a Panama
La vita è un baccarat
Balliamo vieni qua
Perdonami
Non ci capisco mai
Mi dici lascia stare
Sono qua
Ma io, io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore dei cantieri infiniti
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Come stronzi galleggiare
Per non sentire il peso delle
Aspettative
Vado via senza te
Mi tuffo nell’immensità del blu
Splash