LDA risponde ai Cugini di Campagna: “Brutto darmi del maleducato, chiedo scusa”

I Cugini di Campagna fanno notare di non essere stati salutati da Luca D'Alessio che replica via social scusandosi e spiegando che si è trattato solo di un fraintendimento

lda quello che fa bene

PH: copertina album


INTERAZIONI: 78

Non ci sta a passare per maleducato: LDA risponde ai Cugini di Campagna via social e spiega che si è trattato solo di un grande fraintendimento. Si scusa, ma non ha mai voluto mancare di rispetto ad uno dei gruppi più longevi della musica italiana.

Tra pochi giorni si troveranno a condividere lo stesso palco, all’interno di un gruppo di 28 Campioni scelti da Amadeus. Un gruppo variegato e vasto che vede anche diverse generazioni a confronto. Ce n’è per tutti i gusti: Sanremo 2023 non scontenta nessuno. Così, il giovane Luca D’Alessio – LDA – e i Cugini di Campagna, che invece alle spalle vantano decenni di carriera, si trovano a condividere l’Ariston.

“C’è stato un enorme fraintendimento ed onestamente mi è sembrato un po’ brutto darmi del “maleducato“ però sicuramente avremmo modo di chiarire questo fraintendimento. E chiedo scusa se si sono offesi ma non è stata una cosa fatta apposta”, cinguetta LDA via social nel rispondere ai Cugini di Campagna, offesi dal suo mancato saluto.

In realtà Luca non ha mai voluto ignorarli né mancare loro di rispetto e su Twitter scrive: “Sto scoprendo adesso tutto ciò e a dire la verità mi dispiace tantissimo. Però mi reputo una persona onesta quindi mi sembra giusto dire che è vero non mi sono presentato ma non per volere mio ma perché non c’è stato modo”.

Ma cosa è successo e a quale episodio ci si riferisce? Tutto è partito da dichiarazioni pubblicate su Diva E Donna e relative ai primi incontri sanremesi tra i Campioni in gara. I Cugini di Campagna hanno raccontato: “Durante le prove abbiamo avuto modo di conoscere Ultimo e Leo Gassmann. Si sono subito avvicinati per presentarsi. Molto meno educato il figlio di D’Alessio, che non si è presentato… Noi a 20 anni andavamo a stringere la mano a gente come Claudio Villa”.