I Cugini di Campagna a Verissimo sono reduci dalla loro prima esperienza al Festival di Sanremo 2023, un sogno realizzato con il brano Lettera 22 scritto da La Rappresentante Di Lista. Soprattutto, il quartetto romano è arrivato all’Ariston dopo una carriera intensa, piena di momenti di felicità e inevitabili ostacoli.
I primi ostacoli iniziarono all’inizio della loro carriera, quando – racconta Ivano – altro non erano che un gruppo di ragazzi con il sogno di sbarcare il lunario nella musica. “Abbiamo fatto proprio come i Maneskin“, puntualizza Ivano. “Loro andavano a Via Del Corso, noi a Fontana di Trevi”, dunque in prossimità dei luoghi in cui la band di Damiano David ha trovato le sue origini. La differenza tra i Cugini Di Campagna e i Maneskin, tuttavia, sta nelle modalità in cui raccoglievano denari come artisti di strada: Damiano David e soci raccoglievano le offerte, i primi Cugini di Campagna cercavano monete nella Fontana di Trevi.
Lo racconta con una sana autoironia, Ivano, che aggiunge: “Mio padre ci diede 6 mesi di tempo, se non avessimo sfondato con la musica saremmo dovuti andare a lavorare”, ma poi arrivò la sempreverde Anima Mia. Ivano, visibilmente emozionato, racconta anche quella brutta esperienza con l’ictus che lo mandò in coma per un po’ di tempo. Una notte si era svegliato per andare al bagno, ma improvvisamente era caduto e non riusciva a parlare.
Il risveglio, la riabilitazione e la ripresa sono stati per lui un miracolo, e a proposito di questo Ivano Michetti si fa rabbioso contro “un certo opinionista” di cui non vuole fare il nome. Incalzato da Nick Luciani e dagli altri colleghi, esplode: “Alessandro Cecchi Paone!“, la cui “colpa” è quella di aver negato l’esistenza dei miracoli.
“Quella è una sua opinione”, precisa Silvia Toffanin, e l’ospitata dei Cugini di Campagna a Verissimo si conclude con l’esecuzione di Lettera 22, il brano che li ha introdotti al Festival di Sanremo 2023.