C’è That Dirty Black Bag su Paramount+, la serie spaghetti western girata in Puglia dai produttori di Montalbano

Arriva That Dirty Black Bag su Paramount+, dal 25 gennaio è disponibile la serie spaghetti western dai produttori di Montalbano.

That Dirty Black Bag

Credits photo: @AMC/Paramount+


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Disponibile da oggi That Dirty Black Bag su Paramount+. La serie tv è uno spaghetti western creato da Mauro Aragoni, Silvia Ebreul e Marcello Izzo per AMC+, e dal 25 gennaio è visibile anche in Italia.

Ispirato a Quella sporca sacca nera di Mauro Aragoni, la storia è ambientata nel pieno Far West. In una città piena di cacciatori di taglie, banditi e vendette sanguinarie, Arthur McCoy è l’incorruttibile sceriffo che sta cercando di superare il suo travagliato passato per portare la legge e l’ordine in questa nuova frontiera. Dall’altra parte c’è Red Bill, un famigerato cacciatore di taglie solitario noto per decapitare le sue vittime e infilare le loro teste in una sporca borsa nera. Quando le strade di questi due uomini si scontrano, entrambi scoprono che nel selvaggio west non ci sono eroi, nessuno è invincibile e i predatori possono diventare le prede.

In That Dirty Black Bag c’è un cast corale: Dominic Cooper (Preacher) nel ruolo di Arthur McCoy; Douglas Booth (Jupiter Ascending) è Red Bill; Niv Sultan (Teheran) è Eva; Guido Caprino (Il commissario Manara) è Bronson; Christian Cooke nel ruolo di Steve; Paterson Joseph è Thompson; Rose Williams è Symone; Zoe Boyle interpreta Michelle.

Tra i produttori della serie tv spicca la Palomar, casa di produzione de Il Commissario Montalbano. Composta da otto episodi, That Dirty Black Bag è stata concepita come una storia lunga tre stagioni, ed è stata girata tra la Puglia, il Marocco e la Spagna.

“Non ci sono eroi”, ha raccontato Guido Caprino in un’intervista con TV Sorrisi e Canzoni per presentare la serie. “E Bronson, come gli altri personaggi, anche quelli spinti dalla fede e dall’amore, ha delle zone d’ombra da scoprire, delle motivazioni per il suo modo di agire. Cercare di scavare nella sua anima è stata una sfida.”

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