X Factor 2022, la semifinale: le pagelle di Lucia e Michele Monina

Lucia ed io siamo d'accordo su Michielin e Fedez: entrambi ben al di sotto della sufficienza!


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PAGELLE DI MICHELE

FRANCESCA MICHIELIN 2

Notizia delle ultime ore è che Francesca Michielin, dopo aver presentato una serie di informazioni su Sky, aver pubblicato un romanzo, aver dato vita a un podcast, aver sfornato qua e là singoli discutibili dal discutibile andamento, aver fatto concerti e aver, infine, presentato X Factor prendendo l’eredità non tanto di Tersigni, cancellato col bianchetto dalla storia di questo talent, quanto da Cattelan, sia in procinto di tornare a Sanremo, dove era stata come concorrente, ospite e direttrice d’orchestra nelle ultime tre edizioni, stavolta in gara. Come dire, neanche l’ennesimo insuccesso ce l’ha fatta togliere dai coglioni. Un vero mistero.

Lei che riprende Dargen che, giocherellone come sempre, dice “fans” invece che “fan”, voglio ricordarla così. Voglio ricordarla così per il minor tempo possibile.

STOCAZZETTO 3

Nella tanto discussa intervista lasciata a Dikele, il nostro, si fa per dire, ammette candidamente che la musica è circa un 10% del suo business. Avendo avuto il dispiacere di ascoltarla, nel tempo, anche recentemente in quell’orrore di Viola, con un suicida Salmo, non possiamo che credergli sulla parola., seppur Mille e La dolce vita siano state hit tali da lasciarci intendere che il restante 90% deve essere davvero florido. Per questo resta da capire perché, uno che ha un business evidentemente milionario, immaginiamo sul fronte delle pubblicità sui social, decida di rimettere la faccia su un talent morente, tutti concordano su questo, sembra anche gli stessi tipi di Sky, andando a rovinare quello che era già di suo un brutto ricordo. E dire che quest’anno, pensa te, lui sembrava proprio il più lucido, non per meriti propri, quanto per dichiarata incapacità dei colleghi, e che i continui attacchi quasi ce lo hanno fatto rimanere simpatico. Quasi, eh. Inspiegabile.

DARGEN D’AMICO 4

Che Dargen D’Amico si sentisse decisamente fuoriluogo in questo programma lo si era capito da tempo, da che, cioè, ha iniziato a litigare pretestuosamente con colui grazie al quale da tempo sbanca in classifica come autore, sue Mille e La dolce vita, per essere chiari. Poi settimana scorsa, con lo scivolone sulla menofilia, il giorno prima della Giornata mondiale contro la violenza degli uomini sulle donne parlare di sangue che esce da determinati buchi delle donne, così, ambiguamente, è stata davvero sgradevole, si poteva solo risalire. Invece Dargen continua a stare lì talmente annoiato dall’essere passato da quello simpatico che fa sempre battute a quello sgradevole che fa sempre battute che non fanno ridere. Peccato.

RKOMI 4

Unico aspetto interessante di questa edizione, proprio a voler cercare qualcosa di interessante in questo deserto di stimoli, è la friendzonata che Beatrice Quinta a stampato in faccia al bel cucciolone Rkomi, lì a torso nudo a parlare per frasi fatte, spesso frasi incomprensibili a chi è dotato di una cultura elementare. Oh, che Beatrice Quinta sia la sola cosa interessante andata in onda in questa edizione siamo tutti d’accordo, ma mettere la faccia in un programma solo per passare per uno che prende un due di picche, forse, non è stata la mossa più astuta vista ultimamente.

AMBRA 4

Sin dall’inizio si è capito che Ambra sarebbe arrivata in finale senza concorrenti. Perché aveva messo su una squadra obiettivamente scadentissima, e perché, anello debole di una catena della consistenza della mollica bagnata con l’acqua, i suoi colleghi hanno lavorato costantemente perché ciò si avverasse. Lei ha provato a salvare l’insalvabile, trasformando un suo ennesimo ritorno in tv come la più clamorosa delle Caporetto. Ma all’ultimo, miracolo, i Tropea si sono salvati, e almeno al Forum ci arriveranno, probabilmente eliminati all’inizio della finale. Resta che il suo X Factor è stato un disastro. Questa è la storia di una donna che cade da un palazzo di cinquanta piani e si sfracella a terra.

TANANAI N.C.

Finalmente lo abbiamo sentito senza neanche una stecca. Se lo è anche chiesto, se ha cantato bene, non come a Sanremo. Confermiamo, ha cantato bene. Ovvio, era in playback.

OMINI 7

Non li avessero eliminati per chiare faccende di strategia, i Tropea non andranno in finalissima, mi sarei concentro sul duetto, perché le due esibizioni sono proprio nettamente differenti. Ma non ha senso farlo ora. Diciamo che eran tre eran giovani e forti e hanno dimostrato di saper suonare assai bene britpop, ok, volendo anche quella roba che sta più dalle parti del pop che del punk che tanto sembra eccitare gente come quelli nati negli anni Ottanta. Con l’italiano, il brutto singolo scritto da Appino ce lo aveva fatto intuire, va peggio, e il confronto col mondo Baustelle è stato in effetti impietoso, perché il duetto diventa scollato, loro fuori fuoco sempre, Bianconi e soci che li fanno sparire di torno. Loro sono giovanissimi e bravi, e avrei voluto vederli in finale, anche perché poi, guardando al percorso, pur avendo carte importanti in mano, due gemelli figli d’arte, per dire, ci hanno detto poco o niente di loro. Peccato.

TROPEA 6

Sono finiti nella squadra sbagliata, quella di chi alle Audition li aveva scartati, Ambra. Sono finiti tutte le puntate in ballottaggio, sei su sei, salvandosi la volta scorsa solo perché, strategicamente, faceva comodo portare in semifinale qualcuno che potesse uscire senza troppi problemi. Poi però ha fatto più comodo a tutti, tranne Fedez, ovviamente, far fuori i più temibili Omini, arrivati al ballottaggio per aver cannato l’esibizione coi Baustelle, immagino, portandoli al Forum, e poco conta che la loro è stata forse la cover con duetto meglio riuscita, capaci di tenere testa e non scomparire di fronte alla Rettore e anche la versione punkettona di Qualcosa di grande girava bene. Salvi per pura strategia, anche perché se li sentiamo un’altra volta rovinare il brano di Vasco li odieremo davvero.

LINDA 2

Manco fossimo in una puntata di Grey’s Anatomy, Linda è stata presa perché, seppur quest’anno nessuno abbia usato la carta del “basta generi”, causa della scarsissima edizione precedente, e di quella precedente ancora, era comunque necessaria una presenza in quota LGBTQ+, anche Ambra del resto era in giuria per quello. Del resto, che la comunità in questione sia uno zoccolo duro dei pochi spettatori rimasti è noto anche ai sassi, almeno una che parlasse di sé al maschile, che limonasse con la fidanzata, fatta entrare ad hoc, e che piagnucolasse sempre alla maniera di Tiziano Ferro era davvero il minimo sindacale. Che poi ci sia in mezzo anche del talento è tutto da dimostrare, perché qui abbiamo visto un pittore che dipinge quadri coprendo di una mano di grigio tutte le tele, senza però avere un minimo di carica provocatrice tale da giustificare tanto piattume. 50 sfumature di grigio, senza manco un po’ di bondage. Poi, il duetto con Federico Zampaglione dei Tiromancino, con una splendida Per me è importante, poteva dirci di più su di lei, ma purtroppo il di più che ci ha detto è assai negativo, lo dico anche perché giusto la sera prima ero con lui su un palco a Seregno, per il Circolo delle 12 lune, a parlare e sentirlo cantare, e da solo Zampaglione l’ha fatta alla grandissima, mentre a sentire Linda stentare al suo fianco l’ha fatta risultare anche piuttosto stonata, oltre che esile a livello di personalità. Inutile.

SANTI FRANCESI 7

I Santi Francesi sono bravi. Sono contemporanei. Sono eleganti. Hanno una loro idea precisa di come si deve produrre un brano, in questo Katoo che li accompagna può solo ottimizzare in meglio il tutto, e hanno una loro idea precisa di come il brano vada interpretato. Hanno retto il confronto coi Coma_Cose, tenendo bene il palco di fianco a loro, le voci ben amalgamate con quella di California, buona tenuta del palco di fianco a artisti che comunque di loro occupano la scena assai bene. Certo, forse un po’ troppo appoggiati sull’originale, amen. La cover dei Killers mi ha lasciato del tutto indifferente, ma anche qui ci sta. Quello che non ci sta è che X Factor è un programma tv, e anche loro lo hanno attraversato senza dirci niente di loro. Il che è un controsenso, tanto più che per buona parte del tempo hanno dovuto fare cover. Occasione persa.

BEATRICE QUINTA 9

Ho la sensazione che finito X Factor Beatrice Quinta scomparirà nel nulla, ma dentro il programm è una vera bomba. Si mangia la scena, non fosse che mi sono autoimposto un linguaggio poco volgare, direi che con la scena inscena un amplesso, anche piuttosto passionale. Seduta sul palco, in topless, mentre Morgan parte al piano con La crisi, per poi esplodere in una versione rockeggiante. Idem con la versione dance di Teorema di Ferradini. Gigantesca, almeno lì dentro. E anche Morgan, va detto,  fortunatamente non la impalla. Per altro finalmente ho capito a cosa si riferisce la faccenda della Quinta, vengo dalla provincia, sono un uomo semplice.

PAGELLE DI LUCIA

FRANCESCA MICHIELIN 3

Almeno possiamo notare una costanza nel percorso della Michielin come presentatrice, il voto è stato sempre 3, e non è da tutti. Questo è stato l’ultimo anno di X Factor, oggi la penultima puntata di questo programma, la finale fa storia a sé, e concluderlo con la Michielin come presentatrice è stata un po’ una delusione, avrei preferito un ritorno di Cattelan all’ultimo, lo so un’utopia, ma sono una tipa speranzosa.

FEDEZ 3

Fedez è stato a mani basse il peggior giudice di X Factor di tutte le edizioni da quando è iniziato il programma. Almeno quest’anno si è preso svariati insulti dagli altri sui colleghi giudici, che è la cosa che più mi ha divertito di questa edizione. Direi che non ci sia altro da aggiungere.

RKOMI 6

A costo di prendersi gli insulti, almeno abbiamo visto un Rkomi sincero che ha detto quello che pensiamo tutti e che scrivo dalla prima puntata, ovvero che Linda fa sempre la stessa cosa, sempre uguale, ed è stato l’unico che ha avuto il coraggio di dirlo e affrontare anche Fedez. Non mi è piaciuto sempre durante questa stagione, che è stata la sua prima e ahimè sarà la sua ultima, però ci ha regalato qualche perla, ha fatto fare dei bei percorsi ai suoi concorrenti e a tratti è stato anche simpatico, magari ha trovato una nuova carriera, chissà.

DARGEN D’AMICO 6.5

Oltre ad Ambra l’unico altro giudice che ci ha regalato qualche risata, con provocazioni e battute sceme e pop corn, per le di litigate con Fedez.

Nonostante ciò mi chiedo che cosa sia andato  a fare Dargen D’Amico ad Xf Factor, perché reputo non sia suo ambiente e non gli serva un granché , ma alla fine questa è stata l’ultima edizione, e decisamente meglio lui come giudice che Manuel Agnelli.

AMBRA 6.5

Oggettivamente ha avuto la squadra peggiore e ogni volta si è anche sorpresa per le eliminazioni e i ballottaggi, e ammetto che questa cosa mi ha fatto molto ridere. Solo per questo merita la sufficienza, perché è stata un po’ come i pinguini di Madagascar nel film Madagascar, cosa ci facevano dei pinguini a Madagascar, e come diavolo hanno fatto a sopravvivere?

OMINI 7

L’esibizione con i Baustelle è stata incredibile, sarò di parte, visto che i Baustelle mi piacciono davvero molto, ma li ho trovati ben assortiti con gli Omini, il pezzo era ben azzeccato, con la batteria risultava davvero bene, e nonostante loro li abbiamo sentiti cantare prevalentemente in inglese, più nella loro comfort zone, oggi sono usciti dal guscio e ne sono usciti davvero in ottima forma, mi sono piaciuti. Eliminazione inspiegabile.

TROPEA 5

La scorsa volta li ho trovati più in forma. Anche questa volta hanno stonato.

Sicuramente sono tra i più scarsi in gara, dopo Linda, niente in confronto a I Santi Francesi, Beatrice o gli Omini, e si è visto. Bella scelta quella della Rettore e bel pezzo, molto energico, ma purtroppo non ci siamo, e usciti di lì non avranno vita lunga. Però bisogna dirlo, affrontare 6 ballottaggi non è da tutti.

LINDA 4-

Come rovinare una canzone? Bisognerebbe chiedere a Linda, che da quando è in gara, ogni canzone non sua è riuscita a stonarla e rovinarla completamente.

Dargen ha usato il termine “Lindizzare” e io chiedo, scongiurando, se possibile, di smetterla di Lindizzare i pezzi, se questo è il risultato.

SANTI FRANCESI 8

Anche questa volta decisamente i migliori lì dentro, cosa che ha ammesso persino Fedez, non essendo loro giudice, perché era abbastanza evidente.

Il pezzo l’hanno fatto molto bene, la voce come al solito impeccabile, e nonostante il pezzo sia rimasto fedele all’originale, sono riusciti a non sparire, e questo è essenziale. Penso e spero in una carriera lunga e promettente fuori X Factor, perché per me la sfida l’hanno vinta loro, fin dalla prima puntata.

BEATRICE QUINTA 6

Lei è forte, e mi piace, e anche molto, il problema è che sia lei che il suo giudice hanno puntato più sul personaggio, vedendo che stava iniziando a funzionare, piuttosto che sulla musica e sul percorso musicale, alla fine è X Factor, quindi non c’erano alte aspettative, ma questo, nonostante al momento funzioni e sia il suo punto di forza, ho paura sia la sua rovina. Mi sembra un po’ una Roshelle, che si sa che fine ha fatto, forse molti di voi neppure se la ricordano più, e il punto è proprio questo.

P.s. quanto è svilente vedere che ogni donna, anche quelle talentuose, come Beatrice, deve finire per essere sessualizzata o giocare su quello?

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