La terapia scaccia-incubi che aiuta a dormire meglio

Messa a punto da un team di scienziati dell'Università di Ginevra la nuova cura contro i brutti sogni ricorrenti


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Il sonno è un elemento fondamentale per il nostro benessere psico-fisico. Dormire bene, dunque, ci aiuta a vivere meglio. Ma cosa fare se durante la notte ci svegliamo a causa di brutti sogni? Gli incubi sono nemici del sonno.

Dormire male, a lungo andare, comporta una serie di disturbi all’organismo e crea una situazione di malessere e stanchezza. Svegliarsi di continuo durante la notte può addirittura disturbare la nostra routine quotidiana, alterare le nostre abitudini e scombussolare il ritmo giorno-notte.

L’American Academy of Sleep Medicine, nella ‘Classificazione internazionale dei disturbi del sonno’ hanno introdotto il concetto di “disturbo da incubo”, una vera e propria patologia che provoca ansia, affaticamento e disforia.

Per questo motivo un équipe di scienziati dell’Università di Ginevra ha messo a punto una terapia che, attraverso la manipolazione delle emozioni, riesce a prevenire gli incubi.

La ricerca ha permesso di sviluppare una nuova tecnica che consente di combinare la terapia classica con il metodo di riattivazione mirata della memoria (TMR). In questo modo è stato dimostrato che è possibile ridurre gli incubi dei pazienti e aumentare i sogni piacevoli.

L’esperimento è stato condotto su 36 pazienti affetti fa incubi ricorrenti di tipi traumatico. Una parte del campione era stata sottoposta alla terapia classica, l’altra alla tecnica innovativa. A tutti era stato chiesto di immaginare scenari alternativi positivi ai loro incubi. Una parte dei pazienti hanno eseguito l’esercizio mentre un accordo di pianoforte veniva suonato ogni 10 secondi, con l’obiettivo di farlo associare a un ricordo positivo.

I pazienti sono stati poi forniti di una fascia dotata di elettrodi per misurare l’attività cerebrare, che questi avrebbero indossato durante il sonno. L’accordo di pianoforte veniva ripetuto ogni dieci secondi quando i pazienti dormivano nelle loro case durante la fase REM. Questo processo è stato ripetuto per due settimane.

Il risultato è stato che entrambi i gruppi hanno avuto dei benefici. Il gruppo a cui lo scenario positivo era stato associato al suono del pianoforte non solo ha fatto registrare risultati migliori, ma sono aumentati anche i bei sogni. Gli effetti della terapia sono durati per tre mesi dopo l’esercizio.

Il dottor Lampros Perogamvros, che ha guidato il team di studiosi, ha annunciato che il prossimo passo sarà “testare questo metodo sugli incubi legati allo stress post-traumatico”.