Jennifer Lawrence lascia il film Bad Blood “a causa” di Amanda Seyfried e la serie The Dropout

Jennifer Lawrence spiega perché ha lasciato il film Bad Blood, citando Amanda Seyfried e il suo ruolo nella serie The Dropout

Jennifer Lawrence in Causeway

Credits photo: @AppleTV+


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Jennifer Lawrence ha abbandonato il ruolo di Elizabeth Holmes, la controversa CEO della società di analisi del sangue Theranos, per il film Bad Blood. Secondo un tweet del giornalista del New York Times, Kyle Buchanan, l’attrice non voleva più interpretare l’ex imprenditrice per “colpa” di Amanda Seyfried.

Cosa c’entri la collega, è presto spiegato: la Seyfried ha vestito i panni della Holmes nella premiata miniserie Hulu, The Dropout. Per il ruolo, ha vinto anche un Emmy. La Lawrence, dopo averla vista recitare, ha deciso di abbandonare il progetto del film diretto da Adam McKay.

“Ho pensavo che fosse fantastica nel ruolo”, ha rivelato Jennifer Lawrence al New York Times. “E quindi ho detto che non avevamo bisogno di rifarlo. Lo aveva già fatto lei.”

La dichiarazione è un estratto della lunga intervista che Buchnan ha fatto alla star Premio Oscar, in occasione dell’uscita del suo prossimo film, Causeway, su Apple TV+, e presentato anche alla Festa del Cinema di Roma (qui la recensione in anteprima). La pellicola segna il grande ritorno dell’attrice sul grande schermo, escludendo Don’t Look Up, uscito su Netflix lo scorso anno, dopo quasi tre mesi di pausa dalla recitazione.

Come ha spiegato in recenti interviste, Jennifer Lawrence si è allontanata dagli schermo a causa delle sue insicurezze e della sensazione che il pubblico si fosse “stancato di lei”. La star sta attualmente girando la commedia No Hard Feelings.

“Non stavo pompando la qualità di film che avrei dovuto”, ha dichiarato la Lawrence a Vanity Fair della sua decisione di fermarsi un po’. Pensavo solo che tutti si fossero stufati di me. Io mi ero stancata di me stessa. Ero appena arrivata a un punto in cui non potevo fare niente di buono. Se camminavo su un tappeto rosso mi dicevano perché non l’avevo fatto correndo. E poi mi sono sentita come se le persone non erano contente solo della mia esistenza. Quindi questo mi ha fatta allontanare dal pensare che il lavoro o la tua carriera possono portare qualsiasi tipo di pace interiore”.

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