Morgan su Riccardo Cocciante e la canzone Margherita: “Oggi si parlerebbe di stalking, necrofilia e cannibalismo”

Margherita di Riccardo Cocciante ha un testo violento? Secondo Morgan oggi tutti parlerebbero di stalking, necrofilia e altri reati. Ecco il suo pensiero

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Poco prima di salire sul palco, in una diretta Instagram Morgan riflette su Riccardo Cocciante e la canzone Margherita, ma anche su La Notte di Adamo, Io Che Non Vivo Senza Te di Pino Donaggio, Ti Prendo E Ti Porto Via di Vasco Rossi e tanti altri. Marco Castoldi considera che i testi di queste canzoni, se fossero stati pubblicati oggi, verrebbero accusati di stalking e altre forme di violenza.

Ciò che Morgan vuole sottolineare è l’inutilità del processo alle intenzioni che molti artisti subiscono – uno dei casi più eclatanti è stato quello di Yolandi di Skioffi – solo per una maggiore attenzione verso il politicamente corretto, metro di misura che un tempo non veniva considerato lasciando, in un certo senso, una maggiore licenza poetica agli autori.

Se: “Io che non vivo più di un’ora senza te, come posso stare una vita senza te? Sei mia!” e: “Ma dove vai? Tanto oramai sei mia”, ma ancora: “La notte tu mi appari immensa, invano tento di afferrarti” oggi sarebbero al centro di un dibattito sullo stalking nella musica, secondo Morgan il caso più emblematico sarebbe proprio l’analisi del testo di Margherita, scritto da Marco Luberti e composto da Cocciante nel 1976.

Secondo Morgan, oggi un testo come quello di Margherita verrebbe tacciato addirittura di necrofilia, in quanto dal testo si evincerebbe che la musa, Margherita, sia una bambina“Costruiamole una culla per amarci quando è sera” – con la quale il protagonista consuma le sue perversioni: “Io le costruirò un silenzio che nessuno ha mai sentito”, questo secondo Castoldi potrebbe sembrare un riferimento alla morte, procurata dal protagonista che, tuttavia, non abbandona il desiderio di unirsi alla Margherita del titolo.

Sul finale, il protagonista sarebbe ricoverato in una struttura psichiatrica dove ammette: “È lei la mia pazzia” e si ripete: “Margherita adesso è mia”, e quel “Margherita è il sale” che potrebbe essere inteso come un atto di cannibalismo. Con questa riflessione di Morgan su Riccardo Cocciante, quindi, il pubblico viene invitato a riflettere su quanto possa essere a volte dannosa la caccia al politicamente scorretto.

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