Serie A. Tifosi della Salernitana disertano la partita contro la Lazio all’Olimpico. In Italia negato diritto di trasferta a tutte le tifoserie

Tessera tifoso, posti assegnati, video sorveglianza, punizioni esemplari. Pugno duro per salvare le trasferte di Serie A

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Serie A. Stadio Olimpico di Roma


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L’ultimo episodio è davvero eclatante e scuote tutte le tifoserie di Serie A. I tifosi della Salernitana hanno deciso di disertare la trasferta all’Olimpico in occasione della sfida contro la Lazio. Resta a casa una delle tifoserie più calde ed apprezzate della Serie A a causa della decisione degli organi di ordine pubblico e sicurezza che hanno imposto una drastica riduzione dei tagliandi disponibili per i tifosi granata.

A fronte di questa drastica riduzione , con molto dolore, i tifosi della Salernitana hanno deciso di rinunciare in massa ad una delle trasferte certamente più attese dell’intero campionato di Serie A. L’intento è quello di lasciare completamente vuoto il settore riservato agli ospiti lanciando così un messaggio forte e chiaro di protesta contro leggi e decisioni che negano il diritto alla trasferta (leggi di più).

Nella passata stagione di Serie A, i tifosi granata presenti all’Olimpico per la partita contro la Lazio di Lotito erano stati seimila. Si erano fatti apprezzare sia per il comportamento corretto che per l’incitamento costante nonostante la netta inferiorità della squadra granata al cospetto degli avversari. Anche San Siro due settimane si era colorato di granata con una vera e propria “invasione pacifica” di famiglie, bambini, gruppi di amici a sostegno degli uomini di Davide Nicola.

Il caso Lazio-Salernitana è l’ultimo in ordine di tempo, ma purtroppo ogni domenica i tifosi di Serie A subiscono limitazioni e restrizioni al diritto di trasferta. Anche i tifosi del Napoli residenti in Campania, ad esempio, avevano dovuto rinunciare alla trasferta di Roma in occasione della vittoriosa partita contro la Roma.

Credo sia giunto il momento di modificare un sistema normativo ed organizzativo che rischia di allontanare ancora i tifosi dalla Serie A. Partendo da un chiaro presupposto: in un paese civile la persone perbene devono aver garantito il diritto di andare ad assistere a qualsiasi partita in qualsiasi stadio senza alcuna limitazione, mentre i violenti ed i criminali devono restare a casa o in galera a secondo dei casi.

Il nuovo Ministro dello Sport Abodi conosce la materia. Convochi un tavolo di lavoro con Ministero degli Interni, Coni, FIGC e Lega Calcio per cambiare completamente il sistema: obbligo generale della tessera del tifoso, videosorveglianza sofisticata, posti assegnati e rispettati sugli spalti. Modello inglese, insomma. E se qualcuno crea danno o confusione Daspo immediato e cella di rigore nei casi più gravi. Pugno duro per salvare la Serie A ed il diritto di trasferta dei tifosi perbene che sono la stragrande maggioranza.

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