In pratica ogni giorno milioni di italiani si mettono alla guida per ogni spostamento necessario come andare al lavoro, a fare compere o intraprendere viaggi più o meno lunghi. Coloro che guidano sanno, o dovrebbero sapere, che c’è un Codice della Strada da rispettare, che tra divieti e multe è in costante evoluzione. Une delle limitazioni importanti è quella relativa alla velocità, da osservare tutti per evitare incidenti, molto spesso anche vitali. Quella sulla velocità è anche una della infrazioni più frequenti.
Chi non ha mai sentito parlare degli autovelox, che sono da sempre al centro delle polemiche circa la loro effettiva legalità. Non è raro si sia scoperto non essere omologati e regolari, e dunque utilizzati anche molto spesso per monetizzare, a scapito degli automobilisti. A quanto sembra, sta per arrivare qualcosa di ben più innovativo, che non rileva la velocità di percorrenza, ma ben altro, ovvero il rumore che si produce. Si parla della prossima entrata in scena di Autorumox, un dispositivo che rileverebbe i suoni con lo scopo di evitare l’inquinamento acustico.
In fase di sperimentazione da 3 anni, pare che già dal prossimo entrerà a far parte del Codice della Strada in Francia. Si tratterebbe di un vero e proprio radar con tanto di sensori, in grado di rilevare l’utilizzo non consono del clacson oppure il volume troppo elevato dello stereo. Attivo in Francia, come detto, sempre in fase sperimentale, l’Autorumox ha fatto recapitare a casa di tanti cittadini multe piuttosto salate (di circa 135 euro ciascuna), attirando sin da subito su di sé i malumori dei guidatori. Per adesso, però, in Italia possiamo stare tranquilli, in quanto il nostro Codice della Strada già contiene la Legge Quadro n. 447 del 26 ottobre 1995 che prevede degli specifici limiti ai decibel da diffondere in ambito urbano. Arriverà anche da noi, presto o tardi, l’Autorumox?