Peppa Pig sconvolge Fratelli d’Italia per via di una famiglia con due mamme, scoppia la polemica sui social

Il dibattito politico si sposta su Peppa Pig a pochi giorni dalle elezioni


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Al centro del dibattito politico fa capolino anche Peppa Pig. In un momento in cui tutto va a rotoli e i giovani continuano a non avere speranze per il loro futuro, ecco che Fratelli d’Italia e, di riflesso Enrico Letta, volano con il pensiero a Peppa Pig per via del nuovo personaggio Penny Polar Bear e della sua famiglia: “Io vivo con la mia mamma e l’altra mia mamma”.

Proprio per via dell’inserimento di un personaggio con due mamme sono arrivate le polemiche da parte di alcuni gruppi pro-life e di Fratelli d’Italia. In particolare, Federico Mollicone, responsabile cultura di Fratelli d’Italia e candidato alla Camera, ha chiesto a gran voce alla Rai di rinunciare alla messa in onda dell’episodio quando arriverà il momento del passaggio in chiaro:

“È inaccettabile la scelta degli autori del cartone animato Peppa Pig di inserire un personaggio con due mamme. Ancora una volta il politicamente corretto ha colpito e a farne le spese sono i nostri figli. Ma i bambini non possono essere solo bambini? Come ha dimostrato recentemente Giorgia Meloni siamo e saremo sempre in prima linea contro le discriminazioni, ma non possiamo accettare l’indottrinamento gender. Per questo chiediamo alla Rai, che acquista i diritti sulle serie di Peppa Pig in Italia col canone di tutti gli italiani, di non trasmettere l’episodio in questione su nessun canale o piattaforma web”.

Alle sue parole si aggiungono quelle di Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera che ci tiene a precisare che il problema non è l’omossessualità ma la voglia di indottrinare i bambini tramite web e cartoni “per disperdere la loro identità sessuale. Il problema è il sistema, non l’episodio”.

A quel punto Enrico Letta non si è lasciato sfuggire l’occasione di rispondere sempre sui social mettendo in mezzo Giorgia Meloni: “Domanda per Giorgia Meloni. Quindi #PeppaPig va censurata e il video della donna violentata a Piacenza va rilanciato senza limiti?”. Inutile dire che sui social è scoppiata la polemica e il dibattito si è incendiato.