Un paio di giorni fa vi parlammo per la prima volta del bonus benzina da 200 euro in questo articolo, che era stato appena ufficializzato. Adesso ci addentreremo di più nei dettagli dell’incentivo, a partire dalla platea dei beneficiari, che pare essere stata individuata da chi di dovere solo nei lavoratori dipendenti, allo scopo di fornirgli un indennizzo circa i maggiori costi affrontati per via dell’amento dei prezzi dei carburanti. I buoni varranno per l’erogazione di benzina, diesel, GPL e metano, come pure per la ricarica dei veicoli elettrici.
Come riportato da ‘ilsole24ore.com‘, il bonus benzina da 200 euro non verranno tassati in capo ai lavoratori, ma saranno del tutto deducibili dal reddito d’impresa. Potranno richiederlo i datori di lavoro privati (compreso chi non svolge attività commerciali e gli autonomi, purché abbiano dipendenti), ma non le pubbliche amministrazioni. I lavoratori per i quali scatterà la ricezione del bonus benzina da 200 euro avranno bisogno di un requisito preciso per ottenere il diritto, ovvero essere percettori di reddito di lavoro dipendente. L’indennizzo potrà essere corrisposto dal datore di lavoro fin da adesso, senza l’obbligo di accordi preventivi nel contratto. Tutti avranno diritto al bonus benzina da 200 euro, a prescindere dallo stipendio (non sono, infatti, previsti limiti reddituali).
Non ci sarà bisogno di presentare domanda in quanto sarà il datore di lavoro a scegliere se erogare l’incentivo e di quale importo. Il bonus benzina da 200 euro potrà essere usufruito anche per la ricarica delle vetture elettriche, altro motivo per il quale si apprezza la misura da poco ufficializzata. Nel caso in cui abbiate qualche domanda da farci il box dei commenti che vedete in basso è a vostra disposizione: vi risponderemo nel più breve tempo possibile.