Anidride carbonica introvabile, Sant’Anna ferma la produzione di acqua frizzante, e le bibite gassate?

Anidride carbonica introvabile? A rischiare non è solo l'acqua gassata di Sant'Anna


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Anidride carbonica introvabile? Questo è il dilemma del giorno soprattutto da quando Sant’Anna ha annunciato di aver fermato la produzione di acqua frizzante proprio perché impossibilitata a reperire la materia prima. A lanciare l’allarme sull’acqua frizzante e sulle bevande gassate in generale è proprio il presidente e amministratore delegato dell’azienda di Vinadio, Alberto Bertone, che ha evidenziato un problema che presto riguarderà molte aziende ovvero la mancanza di anidride carbonica.

Come se il rincaro delle materie prime e il problema siccità non siano abbastanza complicati da gestire, a pesare adesso su Sant’Anna (sui produttori in generale e quindi sui lavoratori) è la mancanza di anidride carbonica: “Ho dovuto fermare le linee dell’acqua gasata, il 30% della nostra produzione…i fornitori con cui abbiamo un contratto ci hanno spiegato che non conviene più produrla e hanno fermato gli impianti”.

A complicare le cose (e ad alimentare ancora di più i complottisti) ci hanno pensato proprio i produttori di anidride carbonica che, a quanto pare, sono disposti a produrre solo per il comparto sanitario: “Saremmo disposti a pagarla di più anche se già costava carissima ma non c’è stato verso di fare cambiare idea ai nostri fornitori”.

L’allarme potrebbe presto riguardare molti reparti perché se è vero che è l’anidride carbonica ad essere introvabile, presto alcune cose potrebbero cambiare a cominciare dalla produzione e finendo al consumatore che rischia di non dover rinunciare solo all’acqua frizzante o alle bibite gassate.

Che cos’è l’anidride carbonica e che uso ne facciamo?

L’anidride carbonica è un gas che è parte integrante del ciclo della vita in quanto viene liberata da esseri umani e animali e le piante la utilizzano per la loro crescita e per la sopravvivenza di tutti noi. L’anidride carbonica viene impiegata nell’industria alimentare e delle bevande (non solo per la gasatura ma anche per il raffreddamento, la surgelazione, il trasporto refrigerato e il trattamento delle acque reflue industriali), nella lavorazione dei metalli, nell’industria florovivaistica e in quella della carta.