Tennis. Che ingiustizia. Matteo Berrettini a casa con il Covid, NoVax Djokovic in campo a Wimbledon

Il NoVax Djokovic alimenta il virus le follie antivaccinali ed elimina anche il pericoloso avversario Berrettini messo ko dal Covid19

Berrettini ha il Covid 19

NoVax Djokovic (sx) e Matteo Berrettini


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Colpo da ko per Matteo Berrettini. A poche ore dal suo debutto nel torneo di Wimbledon , Matteo Berrettini ha scoperto di esser positivo al Covid-19. Immediato l’annuncio del ritiro dalla manifestazione di Matteo Berrettini che puntava alla rivincita sull’erba di Wimbledon dopo la sconfitta subito l’anno scorso in finale da Djokovic.

Matteo Berrettini vede crollare i suoi sogni e vanificare i sacrifici di un anno intero. Matteo Berrettini era, infatti, uno dei candidati più autorevoli alla vittoria finale dopo i successi mietuti sull’erba alla vigilia del grande appuntamento di Wimbledon (leggi di più).

Mentre Matteo Berrettini torna a casa con il Covid-19 resta in campo il giocatore più contestato del mondo: Novak Djokovic. Mentre l’Australia aveva chiuso le porte all’atleta che ha sempre fatto apertamente campagna contro il vaccino, Wimbledon l’ha accolto a braccia aperte. Portoni spalancati per NoVax (è il titolo che ben si è meritato) Djokovic ed isolamento per Matteo Berrettini. E’ un’ingiustizia bella e buona. Uno scherzo del destino cinico e baro, certo. Ma la tolleranza inglese verso NoVax Djokovic e tutti gli altri no-vax del ranking mondiale potrebbe aver contributo alla diffusione del contagio tra gli atleti punendo l’incolpevole Berrettini.

Sia chiaro. Non sto accusando NoVax Djokovic di aver contagiato Matteo Berrettini. Ma di certo l’aver ammesso atleti non vaccinati al torneo ha contributo alla proliferazione del virus. Ed al tirar delle somme il pessimo Novax Djokovic non solo ha dato un devastante esempio planetario alimentando gli sconsiderati antivaccinali come lui ma ha ricavato anche un vantaggio competitivo grazie dal Covid-19: l’eliminazione di Matteo Berrettini uno dei suoi rivali più temibili.

Davvero una pessima figura per Wimbledon. Il sacro tempio del tennis profanato dal mercimonio di volere a tutti i costi Novax Djokovic e dalla politica con l’esclusione inusitata dei tennisti russi. Scelte sconsiderate che hanno convinto l’Associazione Tennisti Professionisti a non assegnare punti nel ranking ai partecipanti. Un declassamento mortificante per il torneo più importante di tutto il circuito.

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