Psicologo e terapia di coppia: come trovare il giusto equilibrio in una relazione

Consigli vari per approcciare al meglio un argomento sempre più delicato in questo momento storico

terapia di coppia

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Secondo la psicologia, la coppia può essere considerata come una “relazione terapeutica naturale”. Non sempre, però, nella coppia ci si fa solo del bene. Per capirne di più in merito, abbiamo intervistato la dottoressa Chiara Venturi, psicoterapeuta esperta proprio in terapia di coppia.

Come si manifesta una crisi di coppia?

Un professionista psicologo con un po’ esperienza nelle dinamiche relazionali potrà confermare che le crisi di coppia si possono concretizzare in una grande varietà di forme, e con differenti livelli di complessità. Può succedere che, a un certo punto, si disorganizzi  il funzionamento della coppia maniera anche brusca a seguito di particolari eventi. Oppure può accadere che i problemi di coppia si tramutino gradualmente in crisi silenti o conclamate: crisi che, a seconda dei casi, possono essere progressive o dirompenti. Ci sono crisi che si manifestano in modo scomposto e di difficile lettura e altre che, invece, si presentano in maniera più “ordinata” ed accessibile alla comprensione. Spesso, una crisi può consistere in un circolo vizioso disfunzionale da cui i due partner hanno difficoltà ad uscire da soli. In tutti questi casi, i due partner possono iniziare a percepire il pericolo di perdere il partner e tutto ciò che si è costruito insieme, o la minaccia di una separazione. Di solito, la fase più difficile consiste proprio nell’ammettere che la coppia è entrata in una fase critica.

Quali sono le componenti di carattere inconscio alla base dei problemi di una coppia?

Le persone, spesso in modo tacito, ma a volte in maniera anche consapevole e manifesta, avanzano delle richieste relazionali “proponendo” al partner il soddisfacimento dei propri desideri e delle proprie aspettative – che possono essere sia implicite sia esplicite. In altre parole, chiedono al partner di trasformarsi in qualcosa che risulti coerente con le loro attese inconsce. Parliamo di un funzionamento dinamico che si può trasformare in una vasta selezione di combinazioni. Così, mentre uno sviluppo evolutivo ed equilibrato può portare a una crescita reciproca, al contrario un funzionamento regressivo può irrigidire le posizioni in ruoli e aspettative polarizzate e fisse. Il fatto è che non sempre tali meccanismi risultano accessibili alla consapevolezza dei partner. Ecco perché un terapeuta di coppia o un consulente possono offrire un’analisi professionale e più oggettiva del funzionamento dinamico della coppia, ovviamente in maniera neutrale e non giudicante.

E se c’è una sofferenza in uno dei partner?

Non è detto che le relazioni di coppia non possano essere sane se si riscontra una sofferenza o una patologia in uno dei due partner. Infatti un rapporto di coppia va al di là dell’identità dei suoi soggetti singoli, rappresenta qualcosa di differente e di aggiuntivo. Come può ben spiegare uno psicologo, alla base del legame ci sono dei funzionamenti dinamici, per esempio le identificazioni: si tratta di capire ciò che il soggetto ritrova di sé nel partner. Un ruolo importante è anche quello delle proiezioni, che uno psicoterapeuta può definire anche come “pregiudizi”: è ciò che si attribuisce in maniera automatica all’altra persona, e che l’altra persona può decidere di rifiutare o di accogliere. In alcuni casi però, un partner non è in grado o non ha la possibilità di cambiare l’immagine che ha nella propria mente dell’altra persona, a beneficio di una rappresentazione che sia più autentica e più realistica. E l’autonomia e la libertà di espressione dei due soggetti risultano quindi limitate.

Lei, in qualità di psicologa, come opera in questo ambito?

In primo luogo è necessario prendere in considerazione il contesto nel quale i due partner si “incontrano”: contesto non solo culturale, ma anche sociale e storico. Infatti, le esigenze e le rappresentazioni di una coppia di oggi sono diverse da quelle di una relazione del passato, e lo stesso vale per i valori di riferimento, i dettami sociali, e così via. La società esprime i modelli culturali e le ideologie vigenti tramite le istituzioni, le organizzazioni e i mezzi di comunicazione. Questi modelli di riferimento, con il passare del tempo, tendono a cambiare, e vanno ad influenzare anche la psicologia di coppia. Le ideologie e i valori si convertono in abitudini e in comportamenti, condizionando le pratiche sociali e il modo di ragionare del singolo rispetto a cosa “dovrebbe essere” una relazione di coppia.

E uno psicologo come può intervenire?

Le costanze personologiche del singolo soggetto sono declinate e mutano anche in funzione dell’incontro con l’altro. Ognuno di noi, infatti, all’interno di una specifica relazione è diverso da come potrebbe essere in un’altra relazione. Tuttavia ci sono dei fattori delle esperienze interne che si presentano di nuovo. Il soggetto non solo ripropone quegli schemi relazionali che ha appreso nel corso dell’infanzia, ma chiede anche al partner di replicarli, seppur in modo inconscio, anche nel caso in cui tali schemi non siano funzionali e siano fonte di sofferenza. D’altro canto, ciò che è stato in passato non può bastare a definire quello che una coppia potrebbe diventare. Dall’intersoggettività scaturiscono infatti possibilità, processi e combinazioni che sono inedite e non si possono prevedere sulla sola base del passato dei due singoli partner della coppia.

Come si arriva ad una crisi in un rapporto di coppia?

Sono numerosi gli elementi che devono essere presi in considerazione: per esempio la capacità da parte dei due partner di accudirsi in maniera adulta e in modo reciproco: ma anche quello che la coppia è stata in grado di costruire e quello che, invece, non è riuscita a realizzare. Inoltre occorre analizzare in che modo la coppia comunica, come è capace di rimediare alle fisiologiche rotture nel rapporto, e di ribilanciare i ruoli man mano che il tempo passa. Infine, è sempre utile analizzare in che modo i conflitti e le crisi si manifestano, e quali sono le capacità da parte dei due partner di muoversi all’interno e all’esterno della relazione di coppia.

Scopri di più sulla Dott.ssa Chiara Venturi

La dottoressa Chiara Venturi è psicologa, psicoterapeuta e consulente di coppia a Milano: l’esperta a cui rivolgersi quando si ha bisogno di un supporto professionale per affrontare un momento di crescita personale o un momento di crisi, ma anche problemi di ansia, di autostima o difficoltà relazionali. La dottoressa Venturi è una psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico e si è specializzata nell’approccio denominato EMDR, acronimo che sta per Eye Movement Desensitization & Reprocessing. La sua attività si concretizza in un ascolto dedicato e attivo, necessario per lasciare spazio a dinamiche soggettive e interpersonali, così da favorire la risoluzione dei conflitti, delle difficoltà e dei disagi individuali e di coppia.

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