Povero calcio italiano. Nella nuova Nazionale di Mancini debuttano calciatori come Gatti senza aver giocato un minuto in Serie A

Mezzo passaggio ed un debuttante diventa Messi, una rete sfiorata e si esalta il nuovo Ronaldo. Povera Italia senza talento e senso critico

Mancini

Roberto Mancini CT Nazionale Italiana di calcio


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La Nazionale di Mancini brilla nelle amichevoli estive di fine stagione. Si chiama Nations League ma quelle disputate dalla truppa di Mancini sono praticamente delle amichevoli anche se la propaganda RAI tende a spacciare le partite come finalissime di Coppa del Mondo. Ci vorrebbe un poco di misura nei commenti.

Da questo punto di vista l’atteggiamento dei telecronisti e degli inviati di mamma Rai è davvero irritante in alcuni passaggi. Giusto evidenziare lo sforzo di rinnovamento condotto da Mancini, ma trasformare un debuttante in un fenomeno per un passaggio indovinato contribuisce ad allontanare gli appassionati dal piccolo schermo ed a compromettere la cultura sportiva del Paese

Sia come sia , la Nations League della nuova Italia di Mancini ha avuto una caratteristica: è diventata il palcoscenico per l’esordio in azzurro di alcuni giovani promettenti: Gnonto, Zerbin ed ultimo in ordine di apparizione Federico Gatti. Mancini ha raschiato il fondo del barile ed ha fatto indossare la maglia azzurra ad atleti che non hanno ancora giocato un minuto in serie A (leggi di più).

In un torneo para amichevole come la Nations League è una scelta sensata. Mancini ha bisogno di provare forze nuove. Ma una riflessione tecnica è obbligatoria. Una volta la convocazione in Nazionale era il premio, il coronamento, il punto di approdo di una carriera importante. Prima di vestire la maglia azzurra era necessaria una lunga e convincente trafila di partite nella massima serie . Oggi questo requisito non è richiesto. In questa infornata di convocazioni , Mancini è stato di manica larghissima: bastava esser giovani ed italiani per scendere in campo.

Le scelte di Mancini sono una evidente provocazione al calcio italiano. Se continua così i Mondiali diventeranno una chimera anche per le prossime edizioni. FIGC e Lega sono incapaci di valorizzare i talenti italiani. Poi , quando si arriva al redde rationem, si ci accorge che per convocare dei giovani italiani bisogna pescare in serie B o in campionato europei minori.

Questa tornata di convocazione dovrebbe indurre ad una profonda riflessione. Il messaggio lanciato da Mancini è forte e chiaro: nonostante le celebrazioni mediatiche il livello del calcio italiano è basso. Ed i giovani italiani non giocano mai le partite decisive in squadre importanti.

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