Come si vota al referendum del 12 giugno, significato del si e del no ai 5 quesiti

Le scelte operabili per ognuno degli spinosi argomenti a tema giustizia

come votare al referendum

INTERAZIONI: 61

Come si vota al referendum di oggi 12 giugno? Qual è il significato dei 5 quesiti abrogativi sul tema della giustizia, nel caso si scelga il si o il no in cabina elettorale? Va ricordato che i seggi saranno aperti solo in data odierna dalle 7 alle 23 e in diversi Comuni italiani saranno aperti anche per le elezioni amministrative per il rinnovo dei consigli comunali.

Le 5 schede

Le 5 schede, come già indicato, riguardano tutte il tema giustizia. La prima di colore rosso è sull’incandidabilità dopo condanna (in pratica la richiesta di abolizione della legge Severino), la seconda di colore arancione è sulla limitazione delle misure cautelari, la terza di colore giallo riguarda la separazione delle carriere tra magistrati. Per finire, la quarta di colore grigio ha a che vedere con la valutazione dei magistrati da parte dei membri laici dei consigli giudiziari, la quinta di colore verde ha come oggetto le firme per le candidature al Consiglio superiore della magistratura.

Perché la consultazione sia valida dovrà essere raggiunto il quorum ossia votare la metà più uno degli aventi diritto.

Il significato del si e del no

Chiarite quali sono le schede presenti al seggio elettorale, come si vota al referendum di oggi 12 giugno? Per il quesito numero 1 verrà richiesto all’elettore se è d’accordo o meno sulla cancellazione della Legge Severino ora in vige che esclude dagli incarichi in politica le persone condannate. Chi vota si accetta la candidabilità di queste persone, lasciando al giudice il compito di decidere per ogni caso l’eventuale interdizione dagli uffici. Al contrario, chi vota no non cambia lo stato delle cose.

Il quesito 2 ha a che fare con la limitazione delle misure cautelari quando non ci sono reati gravi da giudicare. Se si opta per il no, di sceglie che i giudici non possano decidere la custodia in carcere o i domiciliari per una persona indagata prima del processo. Se vince il sì, il pericolo della reiterazione del reato viene eliminato e dunque può essere richiesta una misura cautelare appunto.

Come si vota al referendum per il terzo quesito? Questo riguarda la separazione delle funzioni dei magistrati. Nel caso in cui si scelga il si, si vorrà introdurre la separazione delle carriere e i magistrati saranno costretti a scegliere subito, fin dall’inizio della loro carriera, se assumere nel processo il ruolo di giudice (funzione giudicante) o quello di pubblico ministero (funzione requirente). Non sarà più possibile cambiare, dopo questa scelta. Al contrario, se si sceglie no il cambiamento sarà possibile.

Per il quesito numero 4 ci sarà da votare sulla partecipazione dei membri laici al Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari. Se si vota il sì decade il divieto attuale di voto dei membri laici, se vince il no, nulla cambia.

Come si vota per il referendum per il quinto quesito, infine? Quest’ultimo ha a che vedere con l’abrogazione di specifiche norme per le elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura. Se vince il si allora si abrogherà l’attuale obbligo di raccogliere da 25 a 50 firme per candidarsi all’Organo di autogoverno della magistratura. Se vince il no resterà in vigore l’obbligo delle firme appunto.

Continua a leggere su optimagazine.com