Le parole di Medvedev dimostrano che le corti sono la parte più pericolosa dei tiranni

Il suo attacco su Telegram è il tentativo di un delfino fallito di ingraziarsi lo zar. La gente come lui è un altro ostacolo alla pace

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Nelle ultime ore hanno fatto scalpore le parole dell’ex presidente e premier russo Dmitrij Medvedev. Sul suo canale Telegram ha pronunciato la frase: “Li odio. Sono bastardi e degenerati. Vogliono la morte della Russia. Finché sarò vivo, farò di tutto per farli sparire”. Un attacco che secondo alcuni si riferisce agli occidentali, secondo altri agli ucraini e altri ancora ai russi collaborazionisti. In Italia è stato valutato universalmente come un attacco frontale all’Occidente. Uno dei tanti che ultimamente il “mancato” delfino di Putin ha lanciato dall’inizio della guerra sui suoi social.

Il rinnovato attivismo di Medvedev è chiaramente una strategia per provare a tornare ai vertici della politica russa dopo gli scandali che l’hanno colpito rispetto alle sue frequentazioni. Il suo obiettivo è chiaro ma quello che inquieta è il panorama entro il quale si muove che dà un’immagine poco rassicurante della Russia. Non esiste, infatti, solo il problema Putin con cui bisognerà prima o poi fare i conti per arrivare a un accordo. C’è da scontrarsi anche con tutta la corte di servitori sciocchi che, pur di farsi notare dal leader maximo, sarebbero capaci di fare qualsiasi cosa.

Quelli come Medvedev sono un pericoloso ostacolo alla pace non considerato

Anche inasprire gli animi e far saltare ogni tipo di trattativa. È questo il vero problema di ogni regime autocratico. Un dittatore non si sveglia un bel giorno e decide di prendersi il Paese. Ci riesce perché esiste una corte di miracolati che glielo permette ed è pronta a tutto pur di vivere di luce riflessa del “Re Sole” di turno. A coloro i quali sono convinti che sia possibile far saltare la leadership di Putin, semplicemente “eliminandolo politicamente, qualcuno vorrebbe provarci anche fisicamente, vanno fatti vedere i post di gente come Medvedev.

Gente che farebbe carte false per essere l’erede al trono dello zar. Gente che non ci penserà su due volte a mandare all’aria accordi internazionali pur di ritagliarsi il suo spazio di consenso da parte del padrone. Ingraziarsi i suoi favori è il loro obiettivo principale e generalmente queste persone hanno in questa la loro unica capacità. La storia dell’umanità ha centinaia di esempi famosi. Medvedev senza Putin sarebbe nulla, e infatti quando il presidente russo ha deciso di metterlo da parte ci ha messo pochi minuti a estrometterlo dalla vita pubblica. Per sconfiggere Putin dovremo fare i conti con la sua corte. Oppure raggiungere un accordo anche con loro che vogliono la fetta di torta che ritengono gli spetti di diritto in quanto fedeli cortigiani del tiranno.