Come sta Mick Schumacher dopo l’incidente al Gran Premio di Monaco di Formula1, preoccupazione in casa Haas

Mick Schumacher, il giovane pilota della Haas, è stato protagonista di uno spaventoso incidente al Gran Premio di Monaco di Formula1

Mick Schumacher

Credits photo: @Sky Sport F1


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Per Mick Schumacher non è stato un Gran Premio di Monaco semplice. L’avventura del giovane pilota Haas si è conclusa a metà, molto prima del traguardo, con uno spaventoso incidente che l’ha visto protagonista nel bel mezzo della gara, costringendo la direzione FIA a interromperla al giro 30° per dare il tempo agli steward di ritirare la vettura e i detriti dalla pista.

Un botto terribile con l’auto spezzata in due e tanta paura per le condizioni di Mick Schumacher. Fortunatamente, il pilota, figlio del grande Michael, ne è uscito illeso. Una gara compromessa per la piccola scuderia Haas, dato che l’altro pilota, Kevin Magnussen, era stato costretto al ritrito per un problema al motore (probabilmente lo stesso che ha colpito la Ferrari di Charles Leclerc a Barcellona).

Mick Schumacher sta bene, anche se un po’ stordito dal forte impatto contro le barriere della piscina.

Ora la Has trema. Come scuderia minore, Gunther Steiner e il suo team devono limitare quanto più possibile i danni in termini economici, quindi sono anche obbligati a prendere una decisione. Mick ce la sta mettendo tutta per dimostrare il suo talento, ma a volte portare il peso di un grande cognome non è abbastanza. E finora non ha concretizzato nulla in Haas, tant’è che a sette gare dall’inizio della stagione 2022, è ancora a zero punti in classifica.

Ai canali ufficiali della Formula1, il manager Steiner ha dichiarato: “Con Mick abbiamo ovviamente visto quello che è accaduto. Non è davvero soddisfacente avere a che fare di nuovo un grosso incidente. Quindi dobbiamo vedere come muoverci da qui in avanti“.

Dato che non si tratta del primo incidente di gara, i rapporti tra Schumacher e la Haas prendono quindi una brutta piega, e la scuderia dovrà decidere al più presto cosa fare: tenere il pilota tedesco e dargli un’altra possibilità, oppure valutare un sostituto.

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