Viola Davis contro i “critici inutili” che stroncano la sua Michelle Obama in The First Lady: “Non tutte le performance sono da premio”

Viola Davis definisce "inutile" l'attività dei critici, replicando alle stroncature alla sua performance come Michelle Obama nella serie The First Lady

The First Lady

@JACKSON LEE DAVIS/SHOWTIME


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Viola Davis non ha incontrato un consenso unanime per la sua Michelle Obama: l’attrice premio Tony, Emmy ed Oscar impersona l’ex first lady d’America nella nuova serie di Showtime The First Lady, dedicata appunto a tre delle mogli dei presidenti degli Stati Uniti che si sono particolarmente distinte nel connotare la loro permanenza in carica. La serie biografica è interpretata anche da Michelle Pfeiffer nei panni di Betty Ford e Gillian Anderson nei panni di Eleanor Roosevelt e segue il percorso delle tre first ladies nel corso delle rispettive esperienze alla Casa Bianca.

Viola Davis si è calata nei panni di una delle più amate first lady della storia recente, ma la sua performance è stata da taluni giudicata eccessiva, in particolare per alcune espressioni del viso troppo marcate. Il suo talento cristallino non è in discussione, ma è anche vero che non tutte le interpretazioni riescono a riscuotere un consenso unanime, anche quando sei un’attrice che ha fatto la storia (Davis è stata la prima interprete nera a ottenere la cosiddetta “Triple Crown of Acting”, cioè a collezionare l’ambitissima tripletta di un Oscar, un Emmy e un Tony in carriera).

Viola Davis ha replicato alle critice parlando a BBC News, senza nascondere il disappunto, ma ridimensionando la delusione ad un effetto collaterale del mestiere. L’attrice de Le Regole del Delitto Perfetto ha definito “incredibilmente doloroso quando le persone dicono cose negative sul tuo lavoro. Come si fa a superare il dolore, il fallimento? Eppure devi farlo. Non tutto sarà una performance degna di un premio“.

Viola Davis ha dato una sferzata anche ai critici, che secondo lei “non servono assolutamente a niente. E non lo dico affatto per essere cattiva“. Secondo l’attrice, infatti, molti di loro si comportano in modo subdolo, approcciandosi agli artisti in modo da fargli credere di essere “circondati da persone che ti mentono mentre ‘sarò la persona che ti si avvicina e ti dice la verità’, il che permette loro di essere crudeli“. Ciò nonostante, Viola Davis non si pente di aver accettato un ruolo importante come quello della first lady Obama, rimasta alla Casa Bianca dal 2009 al 2017: “Alla fine sento che è mio compito di leader fare scelte audaci. Che io vinca o fallisca, è mio dovere farlo“.

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