Rammstein, quando con Mutter ci hanno insegnato l’importanza dei dischi di rottura | Memories

Il 2 aprile 2001 i Rammstein pubblicano Mutter, il terzo disco con una virata melodica. Ecco perché è un disco di importanza storica

mutter dei rammstein

Ph: Kim Erlandsen/Flickr


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Ascolti Mutter dei Rammstein e poi muori. Lo fai dopo esserti calato tonnellate di tanz metal, ferro ossidato e martelli percussivi per ben due album, e quando apri la prima traccia Mein Herz Brennt ti accorgi che il tuo trip ha assunto contorni più sfumati. Non sei più buttato in un angolo in totale hangover o nei postumi di una rissa. Stai precipitando da un cielo di angeli tossici, ma dentro di te scopri che batte un cuore che in quel momento ti fa scoprire la paura e il tuo bisogno d’amore.

Questo è Mutter dei Rammstein. In Herzeleid (1995) e Sehnsucht (1997) Till Lindemann e soci hanno estratto dal fodero una fabbrica di morte e ritmo, con la batteria di Christopher Schneider sempre in battere sul rullante tranne in rari casi – Klavier, Seemann – i riff di Richard Kruspe e Paul Landers feroci come seghe elettriche e gli apporti di Christian Lorenz potenti come il trapano di un dentista. Dopo due album di puro tanz metal da capannoni ricavati da ex fabbriche, Mutter è la sonora virata.

Mutter
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I Rammstein danno priorità alla melodia, ma senza banalità. La title track e Nebel non ti fanno sventolare l’accendino, quanto un cero per defunti. C’è, poi, quella Feuer Frei! che insieme a Zwitter e Adios sono vere e proprie lezioni di adrenalina violenta. L’anello di congiunzione con le produzioni precedenti si trova in Links 2 3 4, Rein Raus e Ich Will, per tutto il resto abbiamo la macabra Spieluhr e quella botta di bellezza che si chiama Sonne.

Negli arrangiamenti di questo disco non mancano i riff granitici di Kruspe e Landers, ma viene dato più spazio agli archi e ai cori epici. Nessuno storcerà il naso. Il 2 aprile 2001 esce Mutter dei Rammstein per sottolineare quanto il metal possa essere bello ed epico, con un frontman che sa essere narratore pazzo e poeta e una sezione ritmica che mette il paradiso e l’inferno.