Stasera in TV Balla Coi Lupi, Kevin Costner nei panni di regista rivisita il genere western

Nessuno avrebbe scommesso sull’attore hollywoodiano dietro la macchina da presa. Kevin Costner, invece, sorprese tutti vincendo ben 7 premi Oscar con Balla Coi Lupi. Ecco le ragioni del successo


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Il western è il genere per eccellenza che racconta la storia americana e Balla Coi Lupi è il film hollywoodiano che più ha contribuito al cambio di prospettiva su una pagina spesso dimenticata degli Stati Uniti d’America.  

Certo non è la prima volta che una storia ambientata nel vecchio west viene raccontata dalla parte degli indiani. Pensiamo ovviamente a Soldato Blu (1970) di Ralph Nelson. quel film ha impressionato per la crudità delle scene e delle violenze riportate sullo schermo e relative al massacro di Sand Creek del 1864. Quella volta le giacche blu uccisero 500 indiani fra cui donne e bambini. Balla Coi Lupi, con piglio decisamente diverso, si collega all’accaduto e alla prospettiva del film di Nelson.

LA STORIA

Il film si apre con una soggettiva di un soldato imbrattato di sangue e steso su una brandina. Il medico che lo sta visitando pensa che l’unico modo per salvargli la vita sia tagliare la gamba prima che vada in cancrena.

Il soldato alza la testa dalla posizione supina e scopriamo che si tratta della testa Kavin Costner che qui interpreta il tenente John J. Dumbar.

Dumbar non ci sta a farsi segare in due e capiamo subito che il suo è un personaggio intrepido. Preferisce infatti lanciarsi in un’ultima cavalcata contro i nemici e morire da eroe.  Le cose, fortunatamente, non vanno come si aspettava il tenente.

Siamo nel 1863 in piena guerra di secessione americana e John Dumbar riesce a spronare la cavalleria nordista e vincere la battaglia, tanto da ricevere i ringraziamenti del generale che prevedono cure adeguate per la sua gamba e una destinazione dove prendere servizio a scelta del nostro eroe.

Mentre la guerra tra nordisti e sudisti continua ad Est, Dumbar si fa spedire alla frontiera, vuole conoscere quelle terre ed è attratto dall’ignoto. Arriverà quindi a Fort Sedgewick, postazione militare statunitense (Colorado), ma non vi troverà anima viva, solo una capanna e nulla più. Gli unici a fargli visita da questo momento in poi saranno un lupo solitario, che ribattezza Due Calzini e alcuni indiani di una tribù Sioux.

Da qui il racconto si addentra nella scoperta di un rapporto tra pelle rossa e uomo pallido lontano dai soliti canoni dei western che hanno reso famoso il genere cinematografico. Kevin Costner, per la prima volta dietro alla macchina da presa in questo film del 1990 ridipinge il genere attraverso un’immagine diversa degli indiani e un’attenzione alle emozioni vista sino a quel momento solo in altre categorie di film.

Balla Coi Lupi – Dumbar e Uccello Scalciante

IL FILM

Il lungometraggio di Costner affronta per la prima volta il pregiudizio doppio: non solo quello dell’uomo bianco ma anche quello degli indiani d’America, quando Vento Nei Capelli ad esempio dice “Non e un sioux, quindi è inferiore”, riferendosi al tenente Dumbar.

Balla Coi Lupi parla dell’incontro e scontro tra culture durante l’immancabile conversione del personaggio di Costner. Se per Dumbar “armonia” è la parola che gli fanno venire in mente gli indiani che descrive come popolo incapace di prevedere il triste futuro che seguirà, per la critica dell’epoca il personaggio di Kevin Costner è troppo idealista e sognatore per risultare credibile.

Sullo schermo però tutto funziona. La storia è avvincente, seguiamo il personaggio cavalcata dopo cavalcata (lo stesso attore si è esposto a vari incidenti e sforzi fisici), non manca l’amore in un altro filone della storia, quello con Alzata Con Pugno (Mary McDonnell) e i campi lunghi scelti dal regista ci fanno innamorare della natura del Colorado, dei paesaggi e dei colori di questo film.

Balla Coi Lupi collezionerà ben 7 premi Oscar nel 1991 tra cui Miglior Regia e Miglior fotografia. Anche lo script è stato premiato agli Oscar come Miglior sceneggiatura non originale per Michael Blake che ha scritto anche il libro da cui è tratta la storia nel 1988.

Come Balla Coi Lupi, anche Soldato Blu è tratto da un romanzo “Arrow in the Sun” di Theodore V. Olsen. Il film racconta di un soldato che assiste al massacro di indiani a Sand Creek del 1864 ad opera delle giacche blu. Qui il collegamento on il forte richiamato nel film di Costner. Proprio Fort Sedgewick (chiamato così in onore del maggiore generale Josh Sedgwick), viene infatti attaccato il ​​7 gennaio 1865 da circa 1.000 uomini Cheyenne e Sioux come punizione per il massacro di Sand Creek.

Balla Coi Lupi ha il giusto mix di avventura e sentimenti, è ben costruito, ha ritmo, una splendida fotografia ed è diventato un classico hollywoodiano. Per gustarcelo con tuta la famiglia non dobbiamo far altro che guardarlo in tv stasera ore 21.20 su Rai 2