Il tè verde, un grande alleato contro i radicali liberi

Un infuso che consumato regolarmente può portare molti benefici alla salute


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I radicali liberi hanno un nemico molto temuto. Si tratta del tè verde, che grazie alla sua azione antiossidante è un ottimo alleato per combattere malattie e invecchiamento.

Il tè verde viene ottenute dalle foglie di una pianta, la Camellia sinensis (dal nome del botanico George Joseph Kamel e dalla parola latina “sinensis” che significa “cinese”), originaria del Sud Est Asiatico, ma esportata in tutto il mondo, e oggi coltivata un po’ ovunque, soprattutto nelle aree tropicali e subtropicali.

L’utilizzo del tè verde per combattere la stanchezza e lo stress ha origini millenarie. Oltre ad essere uno stimolante, questo infuso ha ottime proprietà diuretiche. Negli ultimi anni, ad incentivare il consumo di tè verde è la sua proprietà di contrastare l’azione dei radicali liberi, grazie alla quale riduce l’invecchiamento delle cellule. Inoltre sono riconosciute le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, importanti per proteggere i vasi sanguigni e prevenire malattie cardiovascolari.

Il tè verde può essere consumato quotidianamente, da 3 a 5 tazze. Non c’è un momento della giornata in cui è consigliabile berlo, ma è più consigliabile farlo nelle pause e non durante i pasti. Questo è un consiglio rivolto soprattutto a chi soffre di anemia, poiché le foglie di tè verde possono ridurre l’assorbimento di ferro nel nostro organismo. 

Nonostante un consumo regolare di tè verde non comporti particolari effetti collaterali, assumerlo in dosi eccessive può provocare alcune controindicazioni, per il suo effetto stimolante. In particolare può provocare ansia, insonnia e problemi gastrointestinali. Il consumo di dosi eccessive di tè verde può avere effetti sulla tiroide, di cui potrebbe stimolare la funzione.