Oggi su Netflix La Dea Fortuna di Ozpetek, ritratto di famiglie che si scelgono

Come in Mine Vaganti, la famiglia può diventare una gabbia. Questa volta per allargare le grate ed essere liberi, il regista ci propone una soluzione: scegliercene un’altra. Stefano Accorsi, Edoardo Leo e Jasmine Trinca convincono anche sul piccolo schermo


INTERAZIONI: 123

La Dea Fortuna ha un segreto, un trucco magico” – dice il piccolo Alessandro nel film oggi su Netflix La Dea Fortuna di Ozpetek. “Sai come tenere sempre con te qualcuno a cui vuoi bene? Facile, devi guardarlo fisso, rubi la sua immagine, chiudi di scatto gli occhi e li tieni ben chiusi. Così lui ti scende fino al cuore e da quel momento quella persona starà con te sempre, per sempre“.

La storia che stavolta ci racconta Ferzan Ozpetek ruota attorno a questa frase, ripetuta più volte nel film. Parla del desiderio di esser accettati veramente, del tenersi stretti gli affetti, gli amori, quelli che scegliamo nonostante le difficoltà e le nostre debolezze, nonostante le relazioni nocive che ci ingabbiano nel passato e dalle quali scappiamo, come quelle famiglie che proprio non abbiamo scelto.

LA STORIA

Arturo (Stefano Accorsi) e Alessandro (Edoardo Leo) sono una coppia in crisi. Da troppo tempo si tradiscono vicendevolmente, Arturo è un intellettuale che pensa di aver abbandonato ogni velleità di carriera accademica per vivere con il suo amore Alessandro che invece di cultura “non ne mastica”, ma provvede alla casa e a tutto il necessario per vivere lavorando come idraulico nella capitale. In questo stanco rapporto a due piomba inaspettatamente l’amica che li ha fatti conoscere, Annamaria, interpretata da Jasmine Trinca. Non è sola, piazza in casa della coppia i suoi figli Alessandro di sei anni e Martina di poco più grande.

Arturo e Alessandro devono badare ai bambini, mentre la madre è in ospedale per importanti accertamenti viste le fortissime emicranie di cui soffre. Mentre i medici cercano di capirci qualcosa del male che affligge Annamaria, la coppia che pure prova un sincero attaccamento per i piccoli, non si sente pronta e in grado di badare alle loro necessità, concentrata com’è sulla propria vita e sullo sgretolarsi del loro rapporto.

Eppure Annamaria è a un bivio, sta per sottoporsi ad una delicata operazione al cervello e nel caso qualcosa andasse storto, deve decidere se lasciare per sempre i figli ai suoi amici o se mandarli dalla loro nonna, quella madre da cui lei si è allontanata da tempo, che fa la sua comparsa nelle parti finali del film e che nasconde un terrificante segreto.

MUSICHE E PREMI

Il film ha ottenuto numerose nomination e premi. Premiata nella categoria Migliore Attrice Jasmine Trinca sia ai David di Donatello che ai Nastri d’Argento (2020).

Si può dire che la musica è la quarta protagonista di La Dea Fortuna di Ozpetek. Ai Nastri d’Argento sono stati premiati sia Pasquale Catalano nella categoria Miglior colonna sonora, sia “Che vita meravigliosa” di Diodato nella categoria Miglior Canzone.

La canzone dell’artista che l’anno seguente alla produzione del film vincerà con un’altra canzone chiamata “Fai rumore” il Festival di Sanremo, non è l’unica perla musicale presente nel film. Innanzitutto torna Sezen Aksu, cantante di origine turca come lo stesso Ozpetek, che ha una storia di successi in Turchia e ha collaborato con numerosi artisti tra cui Goran Bregovic. Non è la prima volta che regista di Napoli Velata inserisce una canzone della Aksu nei suoi film. Se in Mine Vaganti (titolo disponibile su Netflix) aveva scelto la canzone “Kutlama”, in La Dea Fortuna è possibile ascoltare “Aldatidik” nella bella scena della festa sotto la pioggia.

Termina la serie di canzoni presenti nel film, attraverso la voce toccante di Mina, Luna Diamante” (Mina e Ivano Fossati) che coglie la coppia di protagonisti alle prese con i dubbi sulla relazione mentre canta “Ho dato troppa importanza a questo amore (…)

IL FILM

La commedia oggi su Netflix la Dea Fortuna di Ozpetek, funziona. E’ stato uno degli ultimi lavori prepandemici nel 2019 e ha ottenuto nomination per la Miglior regia ai nastri d’argento e per la Miglior regia e sceneggiatura ai David di Donatello. Nel 2019 il distanziamento non era ancora un problema e sono state tante le piazze riempite dalle famiglie arcobaleno. Ma il film non sembra voler essere semplicemente uno sguardo sulle difficoltà di Arturo e Alessandro nel prendersi cura dei due bambini.

La Dea Fortuna parla a tutti quelli che sanno ascoltare e applicare il suo segreto, quelli che si abbandonano all’altro e non smettono di lottare per esso. L’interpretazione di Stefano Accorsi convince forse un po’ più di quella di Edoardo Leo, ma i due sulla scena insieme a Jasmine Trinca riescono a conquistarci.

Il film torna sull’idea di famiglie sbagliate, quelle storie e relazioni di provenienza che ci hanno fatto soffrire e che il regista ha più volte indagato nei suoi lavori. Eppure, come forse mai didascalicamente come in questo film, Ozpetek mostra come liberarsi e allargare le grate costruite da questo genere di famiglie. Ci presenta una semplice quanto rivoluzionaria soluzione: scegliercene una di famiglia, una tutta nostra, oltrepassando tutte le difficoltà, tenendo gli occhi ben chiusi.