Il nostalgico Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson, un invito ad amare e restare giovani (recensione)

Il nuovo film di Paul Thomas Anderson è il nostalgico Licorice Pizza, un racconto di formazione che celebra l'amore: la nostra recensione

Licorice Pizza

Credits photo: @Eagle Pictures/ United Artists Releasing/Universal Pictures


INTERAZIONI: 80

Licorice Pizza, il nuovo film di Paul Thomas Anderson, non ha niente a che fare con la gastronomia, né tanto meno con la musica. Il titolo tradotto letteralmente è “pizza alla liquirizia”, gergo riferito ai dischi di vinile; in particolare a un negozio che negli anni Settanta (epoca in cui è ambientata la storia) li vendeva: il SoCal.

Un titolo dolce e semplice come l’amore puro e genuino che sboccia tra i due protagonisti, le cui vicende si snodano sullo sfondo di un’America ancora immersa nella guerra del Vietnam, che a fatica cerca di risollevarsi dalla crisi economica e poi energetica (quella del petrolio).

Gary Valentine ha 15 anni ed è un giovane attore che sogna di far carriera e di sposare la ragazza che incontra mentre si sta preparando per la foto dell’annuale scolastico. Alana Kane ha 25 anni ed è l’assistente del fotografo che sogna di fuggire da quella piccola città e crearsi una propria indipendenza.

A dividerli c’è l’evidente differenza d’età, perché è chiaro che Gary ed Alana si piacciono. Per gioco, i due iniziano a frequentarsi; mettono su uno stravagante commercio di materassi ad acqua; poi si separano e si ritrovano incessantemente. Corrono – e si rincorrono – tra le strade assolate della valle di San Fernando di Los Angeles: ansimanti, trepidanti, pieni di dubbi e speranze per il futuro.

Cooper Hoffman e Alana Haim in una scena di Licorice Pizza.

Per Licorice Pizza, il regista de Il Filo Nascosto fa affidamento a due esordienti: la musicista Alana Haim (al suo debutto sul grande schermo) e Cooper Hoffman (figlio diciottenne del compianto attore Philip Seymour Hoffman) che riescono a far trasparire sullo schermo l’ingenuità e la naturalezza dei loro personaggi.

Ad accompagnare le loro tragicomiche vicende, snodate nell’arco di episodi, c’è una parata di stelle: Bradley Cooper (sboccato, completamente fuori di testa) nel ruolo del vero produttore Jon Peters; la classe di Sean Penn nei panni di Jack Holden, personaggio ispirato all’attore della Hollywood Golden Age, William Holden; e Tom Waits che interpreta Rex Blau, un regista basato sulla figura di Mark Robson.

Bradley Cooper, Cooper Hoffman e Alana Haim in una scena di Licorice Pizza.

Licorice Pizza è un film semi-biografico con elementi che rievocano l’infanzia di Paul Thomas Anderson: è un nostalgico racconto di formazione, ma anche un invito a restare giovani. Arriva infatti un punto in cui Alana si chiede cosa ci faccia con un gruppo di adolescenti: quindi comincia a fare cose “da grandi”, come cercarsi un vero lavoro e magari uscire con qualcuno della sua età.

Licorice Pizza è una storia senza tempo, che porta con sé una ventata di umorismo, romanticismo e scalda il cuore dei più scettici. Un racconto dolcissimo, come allude il titolo, di un amore inusuale, eppure non impossibile.

Licorice Pizza esce nelle sale italiane il 17 marzo.