Mauro da Mantova è morto, le parole di Cruciani e le polemiche sui social

Mauro da Mantova è morto e sui social scoppia la polemica tra No Vax e Pro Vax


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Mauro da Mantova è morto. Per tutti quelli che lo hanno conosciuto e seguito spesso a La Zanzara questo era il nome di Mauro Buratti ex carrozziere di 61 anni e convinto no-vax che si è spento proprio ieri, lunedì 27 dicembre, a causa del Covid. Non c’è bisogno di dire che sui social c’è qualcuno che è dispiaciuto per la sua morte e chi, invece, gongola, convinto di aver finalmente trovato un volto e un nome da usare contro i cosiddetti NoVax ma mentre il pubblico si divide, c’è chi si dispiace soprattutto per la morte di un amico e collaboratore, Giuseppe Cruciani.

il conduttore e giornalista ha scelto Instagram per salutare Mauro da Mantova scrivendo:

“Conservo nel cuore tutti i tuoi messaggi di insulti, le contumelie e le lunghe conversazioni al telefono quando eri più calmo. Eri Belvaman, volevi essere Re, l’interventista radiofonico per eccellenza, eri felice quando qualcuno ti riconosceva per strada e ti chiedeva un selfie. Eri, sei, Mauro da Mantova”.

Il suo saluto quasi pieno di orgoglio ha fatto imbufalire chi è convinto che Mauro da Mantova fosse solo un untore, l’uomo che si vantava di andare in giro con la febbre a 38 senza mascherina nei supermercati dicendosi contento di disseminare germi e così lo ricordavamo tutti fino a quando, qualche giorno fa, non è venuta a galla la notizia del suo ricovero.

Finito in ospedale a Bordo Trento di Verona dopo aver a lungo definito un’influenza passeggera la sua febbre a 39, il carrozziere si è trovato in balia di quel virus che tante volte ha negato fino a che proprio lui, magari insieme alle patologie pregresse, lo ha ucciso ieri. Forse quel virus non era solo una balla inventata dalle multinazionali e forse la sua morte racconterà un’altra versione della verità che si è ostinato a nascondere ma quello che è certo è che la sua morte oggi, nel bene e nel male, fa discutere.