Perché venerdì 17 porta sfortuna, la superstizione continua

Credenze molto radicate perché con origini antichissime nel tempo

perché venerdì 17 porta sfortuna

INTERAZIONI: 81

Giunti al 2021, anzi oramai al 2022, sembrerebbe essere superfluo parlare del perché venerdì 17 porta sfortuna. In questa appuntamento odierno di metà dicembre in cui il giorno del venerdì si associa al temuto numero, sono ancora molti (troppi a dire la verità) a riversare troppi timori, temendo qualche catastrofe imminente personale e non solo. La superstizione è dura a morire: non c’è progresso tecnologico o scientifico che tenga. Nel dubbio, anche i meno scaramantici preferiscono stare in guardia in queste ore, per non sfidare la sorte.

Ma perché venerdì 17 porta sfortuna, ancora per un nutrito gruppo di persone? Le origini della superstizione sono molto antiche e fanno riferimento ad epoche storiche e culture diverse. Il fatto di associare contemporaneamente il venerdì e il numero 17 a qualche brutto presagio fa riferimento sia alla religione cristiana ma anche ad alcuni miti e leggende del passato.

La fobia del 17 e del venerdì

La paura e i timori che si ripongono nel fatidico numero 17 ha un nome ed è eptacaidecafobia (dal greco ἑπτακαίδεκα “diciassette” e φόβος phóbos, appunto “paura”) è la paura del numero 17. La convinzione ha origine antichissime e per spiegarla si può far riferimento ai greci che ritenevano proprio il numero non degno di nota perché n mezzo al 16 e al 18, ritenuti invece perfetti poiché rappresentazioni dei quadrilateri 4×4 e 3×6. A questa prima motivazione se ne aggiunge una seconda di radice biblica, visto che il diluvio universale sarebbe cominciato il giorno 17 del secondo mese, secondo quanto riportato nell’antico Testamento. C’è da dire, tuttavia, che l’eccezione estremamente negativa del numero 17 ha trovato sempre terreno fertile tra nei paesi di cultura greco-latina. Al contrario, nei contesti anglosassoni, è il 13 a rivestire i panni del numero sfortunato.

Ai timori per il numero 17 si associano quelli legati al venerdì. La motivazione principale per questa credenza è di natura cristiana e fa riferimento all’uccisione di Gesù in croce avvenuta proprio il quinto giorno della settimana.

Oggi venerdì 17 dicembre non poche persone vivranno il timore di incorrere in qualche brutta sciagura proprio per i motivi sopra elencati: va da sé che le paure sono tutte infondate e frutto di superstizioni ancora di scena e che ci accompagneranno di certo anche in futuro.

Continua a leggere su optimagazine.com