Disastro Juve. La squadra simbolo del calcio italiano alla resa dei conti John Elkann – Andrea Agnelli

Batoste in campo, debiti spaventosi, inchieste preoccupanti. Il disastro della Juve è un danno per gli azionisti ed il calcio italiano

Juve allo sbando

John Elkann (sx) ed Andrea Agnelli


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Parenti-serpenti in casa Juve? Non è un momento semplice per la squadra più importante del calcio italiano. La Juve è sotto stress per numerose problematiche che sembrerebbero aver scatenato anche un conflitto all’interno della famiglia Agnelli da sempre alla guida del club.

Dopo la bufera di Calciopoli, la Juve guidata da Andrea Agnelli sembrava aver ritrovato lo smalto dei tempi migliori. Antonio Conte aveva inaugurato due lustri di dominio in Italia firmati anche da Allegri e Sarri, il nuovo stadio della Juve garantiva laute entrate ed una fruizione moderna degli impianti sportivi, la gestione economica era in sostanziale equilibrio, le milanesi annaspavano in tempeste tecniche ed economiche, le altre rivali non riuscivano a tenere il passo. E gli arbitri avevano sempre il giusto riguardo per la Juve, vecchia signora del tricolore italico.

L’unico neo in questa ritrovata età dell’oro per la Juve era la Champions. Nonostante le due finali raggiunte con Allegri, la Coppa dei Campioni è sempre rimasta una magnifica ossessione. Ed è stata, forse, proprio tale ossessione a far sbandare la guida della Juve.

Negli ultimi tre anni Andrea Agnelli ed i suoi collaboratori hanno inanellato una serie di errori e brutte figure spaventose: l’acquisto di Ronaldo si è rivelato un bagno di sangue; la squadra è stata eliminata in modo inverecondo dalla Champions; la Juve si è a stento, grazie al suicidio del Napoli, qualificata per la Champions. E poi il pasticcio Suarez all’Università di Perugia, l’inchiesta sulle plusvalenze, il rosso in bilancio spaventoso.

Insomma la Juve, la squadra più blasonata e potente d’Italia, è allo sbando. Al punto che John Elkann sembrerebbe meditare l’avvicendamento del presidente Andrea Agnelli. I tempi dell’operazione sono sarebbero immediati. Strategicamente “licenziare” adesso Andrea Agnelli potrebbe suonare come un’ammissione di colpa nella vicenda plusvalenze peraltro molto praticate in Italia e nel resto del mondo.

La rifondazione potrebbe esser rinviata, per ragioni di opportunità, al termine della stagione sportiva. Lo scontro è appena cominciato ed i suoi esiti sono non del tutto prevedibili. Una cosa però è certa. Una Juve così malridotta è un danno non solo per gli azionisti ed i tifosi ma anche per l’intero movimento calcistico italiano.

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