X Factor 2021, quinto live: le pagelle di Lucia e Michele Monina

Tersigni da me ha 4. Da Lucia 10. Voi come la pensate?


INTERAZIONI: 140

PAGELLE MICHELE

LODOVICO TERSIGNI 4

Questa faccenda del tipo che parla solo romanesco, pensando che tutta Italia sia sintonizzata su quella parlata lì, i vezzi, le parole ciancicate, la didizione a cazzo di cane, è piuttosto stucchevole. Come è stucchevole il giocarsi sempre la carta del cucciolone che finge di essere alternativo, non è che basta dire che ascolti metal per essere un metallaro, o che vesti la maglietta di The Punisher per essere uno tosto. Ah, no, scusate, quella era la serie di Zerocalcare, su Netlfix, che a differenza di X Factor ha fatto il botto. Questo è Tersigni, il nuovo conduttore di XF che parla romano per necessità, non per scelta o per poetica, fa gli occhi del Gatto degli Stivali di Shrek perché altro non sa fare e dopo aver cannato la faccenda dello stop al televoto, incasinato il regolamento, detto tutta una serie di sciocchezze sparse, a ‘sto giro fa una bella figura di merda intervistando Ed Sheeran, il confronto con il Cattelan quasi lingua madre lì, da qualche parte, poi tiene un monologo, credo sulla Generazione Z, ma non ci si capisce un cazzo, e chiude il tutto dicendo che si era scordato i codici perché “era nel vibe”, provocando una crisi epilettica a Ed Sheeran, ancora da quelle parti. Forse sarebbe il caso di dire che no, questo mestiere non fa per lui.

MANUEL AGNELLI 4

Manuel si è incazzato. È successo all’ExtraFactor della scorsa settimana, quando ha capito che a furia di fare il bulletto, gli altri glielo hanno sostanzialmente buttato in culo. Bene, mi sono detto, adesso farà il bulletto sempre, lo spavaldo, il provocatore, quello che lancia continue sfide. Certo, col rischio che invece che sfidarsi a duello all’alba dietro una chiesa finisca per essere quello che chiede agli amichetti di gettarsi un secchio di acqua gelata addosso, ma almeno se ne starà lì, mi sono detto, a petto nudo a fare il gradasso, che rispetto al grande nulla è già qualcosa. La matematica, però, gli va contro, ha capito settimana scorsa, perché se i giudici sono quattro e tu te ne metti contro tre, lo avrebbe capito anche Emma, se qualcuno glielo avesse spiegato con calma e scandendo le parole, hai vita breve. Quindi Manuel ha optato per fare il pinguino di Madagascar, carino e coccoloso, solo che invece che essere Skipper è parso clamorosamente Soldato. Che finaccia.

MIKA 8

Mika è il più furbo tra i quattro giudici. Uno dice, e grazie al cazzo, in giuria ci sono anche Emma e Manuelito. Va beh, che c’entra, questo passa il convento, e la caratteristica di Mika, nonostante quello che i suoi outfit possano lasciar pensare, è che lui è una persona estremamente furba, e oltre che furba intelligente, il che non è sempre scontato, a occhio anche in questo giocava facile. Fa strategie. Ragiona. Prova a mettere i suoi colleghi gli uni contro gli altri. Poi, è chiaro, non azzecca una assegnazione manco per sbaglio, e non fosse per Nika Paris che vincerà, e per Fellow, che comunque arriverà di suo in finale, sarebbe a casa a seguire Il Professore su Rai1, perché diciamocelo, non fosse perché mi pagano per farlo, è quello che farei anche io e chiunque abbia un minimo di amor proprio (stando ai numeri degli spettatori siamo un popolo di persone con amor proprio). Rimane una delle poche ragioni per non dormire tutto il tempo. Le sue presentazioni sono degne degli Acid Test di Ken Kesey, senza il pericolo, un giorno, di fare la fine di certi fricchettoni che vedi in giro a parlare coi lampioni convinti che siano persone. Quella su lui che ballava in mutande sul letto, confesso, mi ha quasi commosso. E come ha blastato Hell Raton riguardo ai Coldplay, che Hell ha detto di non amare ma che saranno ospiti alla finale, è da Nobel per la Fisica. 

HELL RATON 10

Non lasciatevi trarre in inganno da questo 10, lui continua a avere la capacità di attirare l’attenzione dello spettatore della scritta EXIT che ogni tanto si intravede quando inquadrano il pubblico, e ha la stessa empatia della poltrona su cui appoggia il culo. Ma nonostante la pandemia che sembra non volersi togliere dalle palle, nonostante le difficoltà del dover progettare qualcosa che non sai se si farà, perché nessuno ora si fida più di pensare a un futuro troppo in là, nonostante l’apatia che sta lì a dirti che no, non è il caso di sforzarsi, il divano è comodo e non ci ha mai tradito, nonostante tutto ho passato una intera settimana a ridere di cuore pensando a Manuelito detto Hell Raton che dice “voi non avete fatto il Conservatorio”, manco fosse lì per aver diretto l’orchestra sinfonica di Vienna invece che per aver lavorato con Mara Sattei. Dice che il suo ultimo concorrente in gara, come direbbe lui, “fatti qualche domanda”, tira fuori delle frequenze uniche, se possibile andando anche oltre rispetto alla cazzata del Conservatorio. Ridicolo.

EMMA MARRONE 2

Mi sono interrogato se nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne io non avessi, almeno per una volta, dovuto esimermi dal criticare aspramente Emma, che ovviamente ha provato nel suo italiano stentato e con la sua oratoria enfatica di mettere l’accento proprio su questo tema, spendendo per l’occasione trenta secondi, cioè meno di quante non sia stato impiegato per parlare della batteria dei Mutonia settimana scorsa, e andando a dire che viviamo in una merda perché c’è chi usa parole non educate, Madonna santa. Mi sono interrogato, cioè, se in fondo io non stessi praticando una forma, magari divertente, magari anche colta, di violenza verbale, andandomela a prendere col solo giudice donna in una edizione che per di più ha visto solo due donne in gara. Poi mi sono detto che no, non stavo facendo questo, perché non è che agli altri giudici io abbia portato fiori, esternando una forma di solidarietà maschile e patriarcale, e che se avessi difeso l’indifendibile Emma solo perché donna l’avrei trattata come qualcosa di diverso, andando a praticare una forma ipocrita e subdola di discriminazione. Quindi ripeto, Emma che parla, come Emma che canta, è inascoltabile, un mix di coattaggine e faciloneria (i concetti che esprime, male, sono al livello elementare, mai in profondità, e non certo per scelta), stavolta anche vestita come Crudelia, e so che fare body shaming è sbagliato, ma se una è vestita a cazzo mica è colpa mia. Si dice “meglio che niente”, in genere, in questi casi. Stavolta no, era decisamente meglio niente. Del resto è lei a eliminare l’unica donna rimasta in gara. Le risate.

PS
Il costumista la odia, è evidente. Stavolta cita il rapper napoletano che settimana scorsa ha presentato il brano sigla di Gomorra 5, andando anche lei a indossare una sola manica del suo pellicciotto (il rapper aveva un giubbotto, sempre indossato a metà). Se dovete prendervela con qualcuno che la tratta male, prendetevela con lui.

FELLOW 5

Hai una voce interessante, molto forte sulle basse, cosa piuttosto rara. Hai anche ottime capacità nell’usarla, avendo anche identificato un genere, Benjamin Clementine ne sa qualcosa, che ti permette di evidenziare dette doti. Poi porti un inedito che canti come fosse un brano minore di un Sanremo anni Ottanta, quando le canzoni erano spesso minori, e questa non era poi così male, e quando comunque nessuno si sognava di fare il figo perché guardava Sanremo, che è il solo motivo per cui X Factor gira ancora un minimo sui social. È vero, sei giovane, ci sta che tu non sappia come muoverti, ma hai lì un giudice, degli autori tv, dei discografici, facciano il loro lavoro, e che cazzo. 

Ah, Luca Chiaravalli, autore delle musiche, se ti serve qualcuno che si costituisca parte civile per la querela a Mika, che ti ha chiamato “gigante tenero”, sappi che io ci sono. 

LE ENDRIGO 3

Non ne sono convintissimo, ma credo che in effetti sì, solo le donne dovrebbero parlare di aborto e di altre faccende che riguarda in prima persona loro. Così come credo che sia giusto concentrarsi su certe tematiche, il razzismo, l’omofobia, l’ageismo, ma il rischio di essere quello che fa mansplaining anche senza che sia la parola man a caratterizzare chi spiega è sempre lì, dietro l’angolo. Per cui sto per andare a fare una cosa che non dovrei fare, e lo faccio sapendo di sbagliare, ma amen. Credo che Le Endrigo siano dentro X Factor solo per quell’articolo LE, arrivato intempestivamente a caratterizzarle. E credo che non potesse che essere così, nella stagione del “come as you are”, tristemente anche quella con una donna rimasta in gara su due. Ma credo che in un mondo assai più contemporaneo e fluido di quanto non ci vogliano raccontare, parlate con dei ragazzi per credere, la rappresentazione che Le Endrigo danno di tutto questo è il corrispettivo del commesso biondo gay nello sceneggiato di RAI1 Commesse, con Nancy Brilli e Sabrina Ferilli, un grado di separazione dal Lino Banfi che canta “benvenuti a sti frocioni”, il tutto mentre nel resto del mondo esistono le Shonda Rhymes e ben altre rappresentazioni. Musicalmente sarebbero anche bravini, e dopo dieci anni di discografia ci mancherebbe anche altro, ma non fosse per quel LE e questa ostentazione posticcia del proprio orientamento sessuale starebbero altrove, e sarebbe assai meglio. L’inedito è di una bruttezza talmente brutta che fa il giro completo e invece di fermarsi sul bello continua a girare fermandosi definitamente sulla parola “orribile”. Giustamente eliminati.

BALTIMORA 7 

Zitto zitto Edoardo detto Baltimora si è messo bene in evidenza, in quella che verrà presto dimenticata come l’edizione più moscia di sempre, e stiamo parlando comunque del programma che ha visto svettare gente come i Soul System, Lorenzo Licitra, Gio Sada e Sofia Tornambene, non esattamente il corrispettivo canoro di una iniezione di adrenalina fatta direttamente sul cuore. 

Lui si è fatto quello che, giocando sulle dieci parole che hanno a disposizione i giudici (le altre sono cazzimma, arrivare, contaminazione, talento, comfort zone, bomba, top line, rischio, equilibrio/età) ha fatto meglio di tutti il suo percorso, partendo da zero, nel senso che a vederlo zero erano le chance di andare avanti, e dimostrandosi non solo bravo a cantare, forte di una voce molto emozionante, ma anche in grado di produrre brani che fossero al servizio della sua voce, e anche molto contemporanei. Fosse anche bulgaro direi che potrebbe vincere. 

PS
Hell Raton ci ha detto che è dal suo inedito Baltimora che è stato scelto di chiamarlo Baltimora, liberandolo dalla punizione divina che invece coglierà Manuelito, uno che ha fatto il Conseravorio ma evidentemente nulla sa della storia del nostro pop, capra.

PPS
Perché, oh amico costumista, vestirlo come Zuzzurro con quell’impermeabile, prima, e poi gli fai mettere il kilt, così, a cazzo? Confessa, sei un ascolano di merda, vero?

ERIO  3

Nella mia città natale, che è quella da cui arriva Baltimora, e che è gemellata, calcisticamente parlando, con quella da cui arriva Erio, Livorno, quando uno è solito star sempre lì a lamentarsi, piagnucolare, si dice “sei un lamento de Paci’”. Ignoro, lo confesso, chi sia questo Paci’, immagino un Pacifico, un Pacino, ma suppongo fosse uno che tendenzialmente ammorbava gli altri con le sue lamentazioni, sfinendoli e infondendo in tutti quelli che stavano intorno a lui una insana voglia di morire di lì a poco. Ecco, a me ascoltare Erio fa esclamare questo: sei un lamento de Paci’. Non perché io, residente da ventiquattro anni a Milano, sia uso parlare in dialetto anconetano in casa, seduto sul mio adorato divano, quanto piuttosto perché, quando intravedo un pericolo, e la voglia di morire, superati i cinquanta, è oggettivamente un pericolo serio, ancestralmente vado a parlare la lingua con la quale sono cresciuto. Io ascolto Erio e la voglia di vivere scompare. È un problema, credo. L’inedito di quello che ci è stato sbattuto in faccia a ogni passaggio come il grande artista fuori da ogni catalogazione l’ha scritto Giuliano Sangiorgi, che non è esattamente Diamanda Galas, a occhio, della serie artista artista, artista un cazzo. Mi sento molto Kurt in Apocalypse now, l’orrore, l’orrore…

PS
Aprezzabile l’omaggio a Matteo dei Mutonia, presentandosi a torso nudo, crdo che però il mix canzone di merda, interpretazione lagnosa e lui ignudo sul palco mi abbia reso sterile (pazienza, ho una certa età e quattro figli).

NIKA PARIS 7,5

Lei vince. Lo dico da prima che il programma iniziasse, per gli spingitori di Nika Paris che si aggiravano sui social, tutta gente che in genere sta dentro la macchina, e lìho confermato vedendo come stava su quel palco, del tutto anaffettiva, certo, ma brava e sul pezzo. Detto questo, non la ascolterei neanche se me la infilassero nella corteccia cerebrale, o mi obbligassero come il povero Alex in Arancia meccanica. Sono un uomo anziano, è colpa mia, ovviamente. Lei è brava, oggettivamente. Nonostante questo la eliminano, lasciando il cast senza donne. Io del resto non ho mai azzeccato un pronostico, ho gusti diversi dal pubblico, figuriamoci dai giudici. Come as you are… ah, no, scusate.

PS
Taketo che la sostituisce dopo la mezzanotte, al ballottaggio, è il momento più alto di questa edizione.

gIANMARIA 2

Inizialmente avevo deciso che oggi avrei fatto la pagella usando solo parole con la vocale O, alla George Perec o Raymond Queneau. Poi mi sono detto che no, sarebbe troppo complicato per una pagella di XF. Quindi mi sono detto che l’avrei scritta cambiando io tutte le vocali e sostituendole con la O, tipo in quella canzoncina che cantavamo da piccolo La macchina del capo ha un buco sulla gomma, che poi diventava Lo moccono dol copo ho on boco sollo gommo. Ma anche qui, dopo la prima frase sarebbe diventato puro esercizio di stile. Per cui mi limito a dire che il nostro necessita seriamente di una sessione di incontri con un logopedista, bravo, e anche con una serie di lezioni di campo, perché è vero che dizione e intonazione non sono tutto per chi canta, ma la decenza ha ancora un suo peso, nella nostra società occidentale e capitalistica. Poi, en passant, sarebbe bene ricorrere anche a un bravo autore, perché questa roba è inascoltabile, e l’arroganza si può ammettere se dietro c’è qualità, se no sembri uno dei coglioni che riempivano la stanza raccontata nel brano, davvero brutto. Detto questo, che altro aggiungere? Cosa dire a uno che dopo aver devastato Vasco e i CCCP ora si accanisce contro De Gregori, facendo scempio di Rimmel, trasformandola in pura monnezza? Sto rogozzo qondo conto fo propro cogoro.

BENGALA FIRE 7

Fossi uno che vuole giocare la carte del serio professionista, quello che passa tutto il suo tempo pensando al lavoro, anche quando, in teoria, potrebbe pensare a altro, potrei dire che ho a lungo pensato a come avrebbero affrontato la prova di un brano in italiano i Bengala Fire, fin qui sempre a confrontarsi con brani in inglese, anzi, quasi sempre con canzoni provenienti proprio dal rock inglese. In realtà, confesso, penso ai concorrenti di X Factor a stento mentre guardo il programma, un subconscio amorevole che costantemente mi propone valide alternative, la distrazione vista come ancora di salvezza dalla noia mortale, quindi questo pensiero sui Bengala Fire l’ho fatto, credo, solo ogni volta che i Bengala Fire si sono esibiti, nelle scorse puntate. Oggi leggendo i titoli degli inediti, pensavo di avere la risposta a questa domanda. Invece no, solo il titolo era in italiano, Amaro mio. Loro suonano e cantano bene, Mario, il cantante, è insieme a Nika il miglior performer in zona, e ci prendono anche per il culo. E poi fanno i Blur, caspita. Bravi. 

ED SHEERAN 8

Ha il grande pregio di far apparire elegante Baltimora. Direi che sulle qualità artistiche c’è poco da dire, è Ed Sheeran, mica Versailles. Per l’occasione riesuma Casadilego, dimostrandosi estremamente generoso, o crudele, il futuro ce lo potrà dire meglio.

PAGELLE LUCIA

LODOVICO TERSIGNI 10

Oggi Ludovico, dimenticandosi, un’ ennesima volta i codici dei concorrenti, prima di dare il via al televoto, ha utilizzato la scusa “ero nel vibe”, devo dire una scusa che ai tempi del liceo avrei voluto utilizzare pure io, peccato che non ci ho pensato, perché una di quelle frasi che ti spiazza, perché non sai cosa dire, non avendo un senso logico la frase, bravo, 100 punti simpatia.

Ma la cosa che ho più apprezzato è il suo tentativo di parlare inglese, che si è concluso con l’aiuto di Mika come traduttore, e penso questo dica tutto.

MANUEL AGNELLI 3

Manuel come al solito non lo sopporto, in più oggi ha difeso Le Endrigo mentre Mika li attaccava. Non l’ho visto con molta grinta sinceramente oggi, sarà stata la bruciatura dell’eliminazione dei Mutonia, della scorsa puntata, non saprei, ma oggi carente anche di cattiveria, che era l’unica cosa che dava pepe al programma.

MIKA 10

Mika oggi 10, non solo per l’abito fucsia accostato alla maglia giallo limone, ma per essersi trasformato da giudice a traduttore in un attimo. Ma non solo oggi lo abbiamo visto, anche, in dei panni più affilati e puntigliosi durante i commenti dati ai concorrenti, si è tenuto meno cose per lui mentre dissava tutti, in special modo Manuelito, ucciso riguardo i Coldplay.

EMMA MARRONE 3

Emma oggi ha presentato Le Endrigo definendoli bravissimi e annunciando che tutti si ritrovano con i testi da loro scritti, già qui dovremmo intuire che non era del tutto sobria mentre commentava i concorrenti. Ma per fortuna tutto è bene quel che finisce bene, e sono stati eliminati. Oltre a quello però, il segnale che mi ha sconvolta è stata la sua attenzione di 0.5 secondi alla giornata di oggi, la giornata contro la violenza sulle donne, che per com’è è lei, paladina dei diritti umani, mi aspettavo avesse una risonanza maggiore. Nessun segno rosso in faccia, nessun vestito rosso, nessun bel discorso, giusto due parole in croce, messe lì tanto per. Sono sconvolta.

HELL RATON 6

Manuelito non ha mai apportato niente di utile e positivo in questo programma, fino ad oggi. Oggi finalmente non solo è riuscito a prendere una posizione e dare un giudizio sincero, ma è riuscito persino a prendere la posizione giusta. Ovvero l’eliminazione delle Endrigo, cosa che ammettiamolo, la aspettavamo tutti da tempo. Per il resto, come al solito vestito da cani e con i capelli conciati come se dovesse fare la prima comunione domani.

FELLOW 7

Fellow penso di preferirlo quando canta in inglese, ma apprezzo la sua versatilità e la predisposizione della sua voce a poter cambiare, senza difficoltà ed esprimere comunque molto.

Come ha detto Manuel, Fellow non si muove molto sul palco, ma riesce a suo modo ad avere una grande presenza scenica. La canzone, ed il testo, non mi ha fatta impazzire, non era brutto, ma non era dei migliori, ma lui come sempre bella voce.

LE ENDRIGO 4

Le Endrigo sono stati l’enigma di questa edizione di Xfactor. I testi non sono belli, a differenza di come dicono i giudici, non trattano bene gli argomenti che vorrebbero portare. Risultano pacchiani, anche quando vogliono sollecitare tematiche sensibili e delicate. Suonano male, cantano male, stonano e sono paraculi, perché no Manuelito, non lo sono stati meno, lo sono stati come al solito. L’unico che giustamente ha mostrato la sua diffidenza nei loro confronti è stato Mika, che comunque l’ha fatto con fin troppo tatto e delicatezza, almeno prima del voto al ballottaggio. 

BALTIMORA 7

Baltimora l’ho sempre trovato bravo, con una voce molto armoniosa, ma purtroppo tra l’uso del rap,  l’inglese e i testi non bellissimi, non l’hanno aiutato, anzi, lo sminuivano molto e rendevano la sua voce bella una voce mediocre e a tratti stonata. Oggi no. Oggi ha fatto una bella esibizione e la canzone era giusta per lui, valorizzandolo molto, bravo.

ERIO 6.5

Erio è un artista a 360, dal trucco, il vestiario, il modo di stare sul palco, la voce, l’interpretazione. Potrebbe vincere a mani basse, ed evitarsi il ballottaggio senza problemi, cosa che è successa la scorsa volta, ma purtroppo Manuel non vuole puntare su di lui, si vede, o per lo meno, non lo aiuta a risaltare e a dimostrare al pubblico e ai più scettici, che non percepiscono la delicatezza della sua voce, quanto è bravo. Facendogli cantare questi brani, non lo aiuta per niente, ma anzi, lo sta facendo eliminare pian pianino. Per me questa canzone, l’inedito, è no, e lui non ha dato quello che poteva.

NIKA PARIS 6.5

Nika è Ariana Grande. È una pop star per ragazzine. Bella voce, bell’estetica, bella performance. Ma lei fuori da qui non spicca per la sua personalità, per la simpatia, per un tratto caratteriale o artistico, nessuna particolarità rilevante che la fa notare e spiccare. Questo la limita e mi fa pensare che fuori da Xfactor avrà vita breve e non perché non sia brava, anzi, ma brava è brava, ma purtroppo la bravura e basta non serve a niente.

gIANMARIA  4.5

Emma ci ha lasciato intendere che ruberebbe questo pezzo e che è un capolavoro. Probabilmente non ha sentito il pezzo che abbiamo sentito noi da casa. Per fortuna c’è Mika che conferma questa destabilizzazione che ho provato pure io ascoltando il suo pezzo. 

La supercazzola che lui perde il controllo e deve urlare ed interpretare e sue emozioni, che Emma ha provato a propinarci, con la storia della sincerità che è rara, non è servita a non far notare che oggettivamente Gianmaria è stonato, ha stonato e ha un accento discutibile che rovina tutto il pezzo, e oggi ha perso il controllo, ma non volutamente.

Nella canzone stessa gIANMARIA dice che biascica, lui dice sbiascica, per altro, bisognerebbe dirgli che non era solo alla festa che sbiascicava purtroppo, ma anche sul palco.

BENGALA FIRE 6

Stesso discorso di Nika, a me loro non fanno impazzire. A me il rock piace e loro lo sanno fare, sono una band unita che funziona assieme, ma mi sembra non abbiano una loro personalità e non riesco ad identificarli per una caratteristica specifica. Io fuori da qui non me li ascolterei e non riesco a immaginarmeli neppure e questo non è un buon segno, detto ciò non sono stati male, l’esibizione è stata anche carina. Ma per me nel complesso è un no.

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