Pioggia di polemiche per Strappare Lungo i Bordi: la serie di Zerocalcare fa discutere in Italia e all’estero

Strappare Lungo i Bordi è nella bufera: non una, ma ben tre polemiche contro la serie Netflix di Zerocalcare, ecco cos'è successo

Strappare lungo i Bordi

@Netflix


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In neanche una settimana dal suo lancio, Strappare Lungo i Bordi è già diventato un cult tra gli abbonati Netflix. La serie animata del fumettista Zerocalcare è il titolo più visto sulla piattaforma di streaming italiana.

Insieme al successo e alla popolarità, Strappare Lungo i Bordi ha attratto a sé anche diverse polemiche. La serie è ambientata nell’universo di Zerocalcare e, tramite il suo inconfondibile umorismo, racconta, attraverso flashback e aneddoti, le vicende di alcuni personaggi e Secco, diretti verso qualcosa di incredibilmente difficile da raggiungere.

Le polemiche sono sorte non appena la serie è arrivata su Netflix. Diversi utenti hanno accusato il fumettista di avere utilizzato il dialetto romano, che risulterebbe poco comprensibile per chi non lo conosce. In difesa di Zerocalcare, i suoi fan hanno consigliato, senza mezzi termini, di usare i sottotitoli. Per smorzare quella che è diventata una vera e propria guerra social, il fumettista ha replicato con la sua frizzante ironia: “Madonna regà ma come ve va de ingarellavve su sta cosa”.

Le polemiche non finiscono qui. Zerocalcare ha scelto Biella come location di maggior parte della sua serie, una scelta che non tutti hanno apprezzato. Il fumettista, al secolo Michele Rech, ha giustificato così la sua scelta: “Avevo sentito alcuni biellesi che ne parlavano come “la città in cui si muore dentro””.

Il sindaco Claudio Corradino, che pare non abbia ancora visto la serie, si è risentito e lo ha invitato a visitare Biella, “per scoprire una realtà diversa da ciò che si aspetta”, frutto di una crisi economica che scontenta anche i giovani, come spiega uno dei membri dell’associazione Bi Young, che vive fuori città, come riporta La Stampa: “Ci sono meno opportunità e meno stimolanti. È difficile trovare un proprio posto se non ti uniformi. Se hai idee o passioni un po’ diverse”.  

Strappare Lungo i Bordi non fa discutere solo in Italia, ma anche all’estero. La testata turca Sabah ha gridato allo scandalo a causa di un particolare che ha fatto inorridire il paese: “Nella scena iniziale del trailer, la bandiera delle PKK/YPG (un’organizzazione terroristica, ndr) è appesa dietro la porta quando il protagonista accende la luce. In un’altra scena, gli stracci del PKK sono appesi al muro del locale di intrattenimento.”

E da qui la polemica, che affonda le sue radici nella storia: sono più di quarant’anni che il governo di Erdogan è ostile verso gli insorti curdi, i quali chiedono l’indipendenza del Kurdistan sin dal 1978. In uno dei suoi fumetti, Kobane Calling, Zerocalcare ha raccontato la sua esperienza al confine tra la Turchia e la Siria, a pochi chilometri dalla città assediata di Kobanê.

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