Rischio aumento canone RAI dal 2023 e limiti all’esenzione: gli ultimi movimenti

Alcune indicazioni da valutare con grande attenzione, secondo quanto abbiamo raccolto in queste ore

Canone RAI

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Il 2023 sarà l’anno della svolta per il canone RAI, considerando il fatto che da alcune ore a questa parte è praticamente ufficiale la notizia relativa al suo addio alla bolletta elettrica. Notizia nell’aria già da alcune settimane, come vi abbiamo riportato con un altro articolo sul nostro magazine, al punto da aprire importanti scenari sotto questo punto di vista. Cerchiamo di capire per quale ragione si è arrivati a questo punto, ma soprattutto cosa potrebbe accadere per gli utenti italiani.

Possibili aumento canone RAI dal 2023 e limiti all’esenzione da valutare

La decisione di rimuovere il canone RAI dalla bolletta elettrica, a partire dal 1 gennaio 2023, è frutto delle pressioni della Commissione Europea. Una sorta di imposizione, trattandosi a conti fatti di una condizione imprescindibile per ricevere i fondi concepiti all’interno del programma Next Generation EU. A loro volta, i suddetti fondi fanno parte di quelli di quelli che sono previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Fatta la premessa, bisogna capire cosa potrebbe accadere in Italia.

Il canone RAI era stato inserito nella bolletta elettrica nel 2015 dal governo Renzi per limitare quasi del tutto la popolazione che in qualche modo riusciva a farla franca dopo non averlo pagato. Il fatto stesso che questo matrimonio giunga al capolinea nel 2023 potrebbe ripresentarci il problema. Ed il conto. Partendo da questi presupposti, è chiaro che ci sia il timore di andare incontro ad un aumento dell’importo da pagare, visto che in Italia spesso coloro che rispettano le regole, finiscono per pagare anche per gli altri.

L’altro scenario potenziale per il canone RAI prevede il rischio che siano imposti limiti all’esenzione. Dunque, più persone potrebbero essere costrette a pagare la quota a partire dal 2023. Vedremo come andranno le cose tra circa 14 mesi qui in Italia.