Il discorso di Madame a Le Iene sull’autostima: “Dobbiamo imparare ad amare tutto di noi”

L'amore per sé e l'accettazione dei difetti: il profondo monologo della giovane Madame a Le Iene

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Madame a Le Iene è la conduttrice speciale di martedì 2 novembre. La cantante riserva al pubblico Mediaset un toccante discorso sull’autostima e alle donne dice: “Dobbiamo imparare ad amare tutto di noi, anche le cose che ci fanno soffrire e che vorremmo cambiare”.

Dopo il profondo discorso di Elodie, un’altra donna parla al cuore delle donne, stimolandole ad apprezzarsi, tra pregi e difetti incancellabili che fanno di ogni essere umano un esemplare unico, nella sua bellezza.

L’autostima è un concetto entrato nella vita di Madame solo di recente e a Le Iene non ha paura di ammetterlo.

“Questa sera voglio parlarvi di una cosa che, fino a qualche mese fa, non avevo: l’autostima”, le sue parole ad introduzione di un lungo monologo incentrato sull’importanza di amare se stessi, comprendersi, accettarsi, perdonarsi.

L’assenza di autostima è una brutta bestia. Se non ce l’hai, senti di non valere nulla”, continua Madame. L’assenza di autostima è ciò che ci tiene fermi, ad aspettare che passi quel senso di vuoto profondo che invece dovremmo combattere tutti i giorni. Lei ha fatto proprio così e ne è uscita lavorando quotidianamente su se stessa e sulle sue paure peggiori.

Ho iniziato a lavorare ogni giorno per trovare un senso. Ho guardato in faccia l’ansia che mi aveva sempre accompagnata. E ho trovato il modo per eliminarla”, racconta.

Non possiamo rovinarci la vita perché abbiamo paura di soffrire o di morire. È una grandissima cagata. Per me capirlo è stata una liberazione”, spiega. Ha iniziato a percorrere il suo cammino di consapevolezza verso la liberazione solo dopo la recente partecipazione al Festival di Sanremo.

Anche lì si sentiva inadeguata, inadatta al contesto. Nel backstage si guardava intorno e si chiedeva se fosse nel posto giusto. Pensava di non essere abbastanza meritevole per salire su quel palco e ricorda: “Prendevo ansiolitici come fossero acqua. Avevo lo stomaco chiuso. Non mangiavo, non dormivo”.