“Malafemmena” di Totò e “Filumena Marturano” di Eduardo: Napoli celebra i compleanni di due donne-simbolo

Una canzone e un'opera teatrale che superano i confini del Mito e che raccontano due donne di Napoli da oltre sette decenni

Totò ed Eduardo

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Due donne-simbolo, due icone della canzone e del teatro napoletano, due figure femminili nate dal genio creativo di altrettanti ambasciatori di Napoli, il Principe della Risata Totò e il grande drammaturgo Eduardo De Filippo. Le loro “Malafemmena” e “Filumena Marturano” compiono, rispettivamente, 75 e 70 anni: il capoluogo campano le celebra con due compleanni d’autore.

La poesia/canzone, firmata da Antonio de Curtis (per tutti Totò) venne presentata nell’agosto del 1951 ad una Festa di Piedigrotta per le edizioni La Canzonetta: Malafemmena era dedicata alla signora del Principe, Diana Bandini Rogliani, e venne eseguita per la prima volta in teatro dal cantante Mario Abbate. Con l’interpretazione di Giacomo Rondinella, la canzone trovò una sua dimensione internazionale. Martedì 2 novembre 2021 l’Auditorium Novecento Napoli ospita un incontro moderato dal giornalista Alfredo D’Agnese e incentrato sulla figura di Totò quale simbolo culturale, icona abusata e talento multiforme. Il sociologo Luigi Caramiello parlerà del valore popolare-democratico del Principe mentre allo studioso Ciro Daniele toccherà una lectio poetica attraverso le curiosità d’epoca. L’eredità umana-artistica di Totò sarà riassunta da sua nipote, Elena Anticoli de Curtis, che nel 2018 assieme a Virginia Falconetti aveva già curato la pubblicazione della raccolta “Il principe poeta” (Colonnese editore).

Infine, Gianni Valentino e Lello Tramma, alias il duo Totò Poetry Culture, presenteranno l’omonimo progetto musicale autoprodotto e indipendente su etichetta Vibrartsound (distribuzione digitale Wondermark) che rielabora gli scritti del Principe in musica elettronica e che in estate ha debuttato su YouTube con un videoclip e sulle piattaforme digitali con il mashup “Core analfabeta / Ammore perduto”. Al termine dell’incontro sarà presentato anche uno speciale annullo filatelico dedicato al 70° anniversario di Malafemmena realizzato ad hoc da Poste Italiane su bozzetto della graphic designer Tonia Peluso.

Sabato 6 novembre 2021, alle 20.30, la monumentale Villa di Donato di Napoli ospiterà, invece, il concerto/spettacolo “Filumena, in arte Titina”, nato dalla suggestione di un felice incontro fra musica e poesia: negli anni ’90 infatti, su commissione del figlio di Titina, Augusto Carloni, il compositore Brunello Canessa musicò una ventina di poesie della De Filippo che furono raccolte in una compilation prodotta da Gino Aveta per le Edizioni Curci ed interpretate da artisti del calibro di Ron, Lina Sastri, Eugenio Bennato, Pietra Montecorvino, Nino Buonocore, Lino Vairetti, Leopoldo Mastelloni, Riccardo Pazzaglia e, più recentemente, Fiorella Mannoia.
Brunello Canessa – direttore della rassegna “La Musica Ha Trovato Casa”, giunta alla sua sesta edizione in Villa di Donato – fa di nuovo sua questa opera, interpretando i brani dal vivo con cinque musicisti tutti napoletani: Marco Corcione al piano, Roberto Giangrande al basso, Francesco De Laurentiis al violino, Susanna Canessa al violoncello ed alla voce e Leopoldo Brancaccio alla batteria. Sul palco si esibiranno anche gli attori Ingrid Sansone e Giorgio Pinto ai quali sono affidate le letture defilippiane negli interventi recitati che si alternano alle canzoni, in un vero e proprio “concerto/racconto”.

“Il 6 novembre di 75 anni fa, al Teatro Politeama di Napoli, andava in scena per la prima volta ‘Filumena Marturano’. – spiega Canessa – In platea quel giorno c’era mio padre Francesco appena diciannovenne mentre mia madre Italia Carloni, alla quale Titina era affezionatissima, era nel camerino della amata zia per esserle vicino. Poter oggi cantare le canzoni con i versi di Titina e che portano la mia firma è per me una grande emozione, come se tutto il magico intreccio della mia famiglia non si fosse mai interrotto”.