La figlia di Fedez ha il virus RSV, l’appello a tutti i genitori: “Non va preso alla leggera”

La piccola Vittoria ha contratto il virus RSV, ma sta meglio. Ecco l'appello di Fedez ai genitori

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Ph: Greta/Wikicommons


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La figlia di Fedez ha il virus RSV, sigla che indica il virus sinciziale respiratorio che in questo periodo sta colpendo alcuni neonati. Per i Ferragnez e i loro fan, infatti, sono stati giorni di grande preoccupazione per la salute della piccola Vittoria, che ha costretto la coppia ad una corsa in ospedale a seguito delle difficoltà respiratorie della piccola.

Ora la figlia di Fedez sta meglio, e Chiara Ferragni nelle storie di Instagram ha scritto che Vittoria sta riprendendo le forze, ma si attende che i valori dell’ossigeno ritornino in una condizione di stabilità. Nelle storie Instagram di Federico Lucia, invece, è stato postato un appello a tutti i genitori in ascolto.

Il virus sinciziale, infatti, colpisce prevalentemente i bambini nei loro primi anni di vita, e contro l’RSV non esiste ancora un vaccino. Tra i sintomi più comuni ci sono la febbre alta, il raffreddore e la tosse che se trascurati possono degenerare in difficoltà respiratorie che richiedono un intervento sanitario. Sintomi, questi, accusati proprio dalla piccola Vittoria che oggi, fortunatamente, sta molto meglio. Per questo Fedez invita all’attenzione: “Se avete bambini piccoli fate molta attenzione, mi raccomando”, e aggiunge: “Questo virus RSV (Respiratory Syncytial Virus) non va preso alla leggera”.

I quotidiani, in effetti, parlano di una vera e propria epidemia di RSV con un boom di ricoveri di bambini negli ospedali. Un’epidemia, spiega Fabio Midulla della SIMRI (Società Italiana per le Malattia Respiratorie Infantili), che quest’anno è arrivata con due mesi d’anticipo visto che di solito si presenta nel bimestre dicembre-gennaio.

Il virus si trasmette per via aerea e per contatto, e può colpire anche i bambini più grandi e gli adulti che, però, non manifestano sintomi gravi. I neonati possono essere protetti grazie agli anticorpi presenti nella placenta della madre, ma come nel caso di Vittorio questa protezione può essere “bucata”.