Insulti a Koulibaly: individuato il responsabile, si va verso il daspo

Identificato il soggetto che ha rivolti insulti razzisti al difensore senegalese del Napoli

Koulibaly

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La Questura di Firenze, grazie alle immagini fornite dalla Fiorentina e alle testimonianze degli steward, avrebbe finalmente individuato e identificato il tifoso della viola, presente in Curva Fiesole, responsabile delle gravi offese a sfondo razzista nei confronti di Kalidou Koulibaly, difensore del Napoli, al termine del match che si è disputato lo scorso 3 ottobre. Si tratta di un ragazzo sui 25-30 anni che andrà a giudizio e sarà daspato. Precisamente il daspo è una misura prevista dalla legge italiana il cui obiettivo è quello di impedire aggressioni violente nei luoghi degli avvenimenti sportivi. In questo caso, quindi, il ragazzo identificato non entrerà mai più nello Stadio Franchi.

Le immagini, a cui sono risaliti, hanno anche precisato che gli insulti razzisti provenivano da una sola persona e quindi non da un numero più elevato di pubblico presente allo stadio. Nella giornata di ieri, giovedì 7 ottobre, presso il nuovo International Broadcast Centre della Lega Serie A, a Lissone, si è tenuta l’Assemblea di Lega, dove, all’inizio dell’incontro, sono stati mostrati ai club gli sviluppi relativi alla campagna contro il razzismo chiamata “Keep Racism Out”, promossa proprio dalla Lega Serie A nel corso della passata stagione con la collaborazione di tutte le società e dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), e confermata anche quest’anno.

In occasione della periodica Commissione CSR, che si terrà il prossimo 13 ottobre 2021, tutti i club adotteranno nuove misure condivise per fronteggiare manifestazioni di razzismo negli stadi, come anche la possibilità di impedire l’accesso in tutti gli impianti sportivi a coloro che dovessero risultare protagonisti di questi lugubri episodi, decidendo per una globale condanna da parte dell’intero mondo del calcio. Per fortuna, possiamo dire che giustizia è stata fatta nei confronti di Koulibaly (che ha subito le frasi ignobili in prima persona), ma anche di altri due giocatori del Napoli presi di mira come Osimhen ed Anguissa.