Ornella Vanoni su Gino Paoli: “Gli chiesi se fosse veramente fro**o”

La storia d'amore tra Ornella Vanoni e Gino Paoli iniziò da una menzogna. Ecco il ricordo della cantautrice

ornella vanoni su gino paoli

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Un aneddoto, quello raccontato da Ornella Vanoni su Gino Paoli, che ha il profumo dell’aria che si respirava nella Milano del dopoguerra. La musica era messaggera di una rinascita, un insieme di messaggi d’amore e ricerca di una felicità dalla quale ripartire per dimenticare gli orrori delle bombe. Probabilmente Ornella, quando da piccola salì sul treno per Varese per fuggire dai bombardamenti, non immaginava che un giorno avrebbe sentito il fastidio dei tacchi sull’asfalto mentre si affannava a tenere il passo di Gino Paoli.

Questo è quanto Ornella Vanoni racconta in un’intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo per il Corriere Della Sera. Un fiume in piena, Ornella, che si lascia andare in confessioni su Giorgio Strehler, Bettino Craxi, Mina, Iva Zanicchi, Luigi Tenco, Lucio Dalla e tanti altri illustrissimi amici e colleghi. Di Gino Paoli ricorda quella volta in cui, negli studi della Ricordi, lo sentì eseguire e cantare Il Cielo In Una Stanza.

“Chiesi chi fosse, mi risposero: ‘Un fro**o che fa canzoni orrende‘”, ricorda la Vanoni che, tuttavia, quella volta rimase colpita. I due iniziarono a frequentarsi. Il cantautore genovese era ancora squattrinato e non poteva muoversi con il tram, per questo Ornella lo seguiva a piedi. Si consumava i tacchi, si affaticava con lui per le vie di Milano. Una sera i due si fermarono e si appoggiarono ad un muro, sfiniti.

Con il fiatone che ancora le strozzava il respiro Ornella gli chiese: Ma tu sei fro**o?. Gino Paoli negò e le chiese il perché di quella domanda. “Mi avevano detto così”, spiegò Ornella Vanoni. Paoli passò al contrattacco: “A me invece hanno detto che tu sei lesbica, canti male e porti male”.

“E ci siamo dati il primo bacio”. Con questo ricordo di Ornella Vanoni su Gino Paoli iniziò la loro storia d’amore, di cui la cantautrice era gelosissima.