Modulo anti bambini no vax a Boion Polesine: l’Istituto Comprensivo non esiste

Focus su una bufala che sa di trollata e che, a quanto pare, richiede necessariamente qualche chiarimento

Boion Polesine

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Sta creando notevoli discussioni, in queste ore, il presunto modulo di iscrizione per i bambini di Boion Polesine ad una scuola elementare. Sto parlando dell’Istituto Comprensivo Regina Elena, intitolato a Pasolini, con un documento che, apparentemente, consente ai genitori favorevoli al vaccino di iscrivere il figlio in una classe in cui vengono esclusi i bambini “no vax”. Questa semplice definizione dovrebbe essere sufficiente per comprendere che ci ritroviamo davanti ad una bufala, ma così non è se pensiamo che in tanti se la stanno prendendo con il Comune.

La bufala da Boion Polesine con l’Istituto Comprensivo Regina Elena intitolato a Pasolini che non esiste

Per farvela breve, la storia dell’Istituto Comprensivo Regina Elena di Boion Polesine è una bufala. Semplicemente perché il Comune in questione non esiste. Un po’ come abbiamo osservato con Bugliano nei mesi scorsi, anche sul nostro magazine, l’amministratore della pagina in questione è un troll. Vale a dire un personaggio che prende in giro gli utenti che tendono a credere a tutto quello che osservano sui social. Ne ha parlato Bufale, ma possiamo farci un’idea precisa anche con il post originale e coi commenti di chi gestisce la pagina che alimentano lo “scherzo”:

Non dica così, Nicoletta, se calano gli iscritti diminuiscono anche i finanziamenti regionali e statali e sarebbe un grave problema visto che abbiamo già iniziato i lavori per il rifacimento del tetto e la realizzazione di un campo da minigolf in cortile“.

Questa è solo una risposta da parte di chi gestisce la pagina “Comune di Boion Polesine” verso un utente inferocito. La prospettiva di vedere bambini separati in classe presso l’Istituto Comprensivo Regina Elena intitolato a Pasolini, solo perché alcuni hanno genitori no vax, ha mandato su tutte le furie tante persone. Tutte inconsapevoli di essere vittima di uno scherzo.