Tokyo 2020. Pietro Mennea il più grande campione olimpico italiano della storia?

Mennea batte tutti: la Divina Pellegrini, Oliva a Mosca, Settebello a Barcellona, Yuri Chechi signore degli anelli. Un esempio meraviglioso per tutti gli atleti di Tokyo 2020

Mennea ed Tokyo 2020

Mennea conquista il record del mondo 200 metri piani. Tokyo 2020 lo ama


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Cominciano i giochi dell’Olimpiade di Tokyo 2020. La grande festa dello sport e dell’amicizia tra gli sportivi di tutto il mondo vive momenti di apprensione. Tokyo 2020 non sarà un’Olimpiade semplice. La presenza mortale del Covid-19, l’assenza di pubblico sugli spalti determineranno a Tokyo 2020 un situazione surreale che di certo potrà influire sulle prestazioni degli atleti.

Il mondo trattiene il fiato e guarda a Tokyo 2020 con speranza e paura alla ricerca di una normalità di vita ancora tutta da conquistare nel tempo della pandemia globale. Dagli atleti in gara ci attendiamo il massimo dell’impegno ed anche una forte testimonianza di speranza per i futuro nonostante le enormi difficoltà ambientali e l’ostilità di chi è contrario a tutto a prescindere.

Mentre i protagonisti di Tokyo 2020 si schierano ai nastri di partenza, mi piace riavvolgere il filo della memoria della partecipazione italiana ai giochi. Una storia secolare di grandi imprese e clamorose delusioni, di personaggi mitologici e vicende drammatiche. Ed è bello giocare con un’ideale classifica all time sapendo che chiunque sia salito sul podio più alto d’Olimpia è un eroe. Quale l’impresa sportiva più eclatante: la Nazionale di Pallanuoto che a Barcellona 92 batte in finale la Spagna di re Juan Carlos? I trionfi della Divina Federica Pellegrini che ancora nuota per il vertice assoluto? I pugni d’oro di Patrizio Oliva a Mosca 1980? Le prodezze delle lame rosa ed azzurre cassaforte d’oro ad ogni rassegna, Yuri Chechi il signore degli anelli?

Ogni epoca ha i suoi eroi, ma io credo che l’eroe olimpico più grande nella storia dello sport italiano sia Pietro Mennea. Credo che “La freccia del Sud” rappresenti ancora oggi un esempio ispirante per tutti coloro che gareggeranno a Tokyo 2020. A determinare la mia simpatia per Pietro Mennea ci sono certamente l’oro olimpico di Mosca ed il primato mondiale sui duecento metri piani (19,72) ottenuto a Città del Messico nel 1979. Uno dei primati più longevi della storia dello sport.

Ma le vittorie spiegano fino ad un certo punto la grandezza di Mennea. Lui è l’esempio cristallino dei più alti valori olimpici che saranno anche praticati a Tokyo 2020: citius, fortius, altius. Pietro Mennea ha saputo colmare i suoi limiti fisici con un allenamento feroce. La sua determinazione è stata totale in ogni istante della sua brevissima esistenza. Severo nei propri riguardi e degli altri. Attento in modo maniacale ad ogni dettaglio. Determinato nel limare il suo gesto atletico accorciando i suoi tempi. E senza mai cedere alla tentazione del dooping anche quando i suoi rivali utilizzavano provette diaboliche. Pietro Mennea, il più grande di tutti.