Le tante novità di Android Auto relative alla nuova versione

Aggiornare Android Auto conviene un bel po' date tutte le novità adesso disponibili

Android Auto

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Qualche giorno fa è stata rilasciata sul Google Play Store la nuova versione (BETA) di Android Auto, il cui numero è 6.7.1127. Per adesso questa versione è ancora in fase di rilascio, dunque potrebbe non essere immediatamente disponibile per l’aggiornamento. Sicuramente rispetto alla precedente versione di Android Auto, sono state rivelate delle interessanti novità.

Stando ad un recente teardown dell’APK di Android Auto, è emersa la presenza del supporto dual SIM (precisamente, sono state recuperate delle sequenze di caratteri che si riferiscono alla preferenza della SIM da sfruttare ed alla visualizzazione della SIM utilizzata per eseguire una chiamata). Inoltre, è stato anche scovato il layout per selezionare l’account da adoperare. Come altra novità pare che il colosso di Mountain View sia propenso a far scegliere all’utente l’app da aprire quando si avvia Android Auto: infatti, si può decidere di avviare un’app di navigazione, una multimediale oppure di essere condotti all’istante al launcher. Per quanto riguarda le vetture che a bordo hanno a disposizione più schermi e sui quali viene proiettato Android Auto, il guidatore potrà attivare la modalità di risparmio energetico dei display secondari ed avere la facoltà di spegnerli del tutto o selezionare delle funzioni ‘minimal’ in grado di fornire esclusivamente le indicazioni.

Tra le novità rilevate pare siano stati modificati anche alcuni layout per i display widescreen, chiamati ‘fullscreen’. Da ciò potrebbe dedursi che Google voglia dare la possibilità all’utente di poter disattivare la modalità dotata di secondo spazio e quindi utilizzare le applicazioni su schermo intero. Inoltre, qualora sul dispositivo non dovesse essere preinstallato, Android Auto potrebbe anche non funzionare. Tra le stringhe rivelate sono apparsi dei messaggi di errore in quanto il sistema di infotainment non è stato installato come una semplice app, bensì come un’app di sistema. Questo, probabilmente, per impedire l’utilizzo di custom ROM (ossia una versione del sistema operativo più completa, con maggiori funzionalità, personalizzazione e tavolta maggiore scorrevolezza della stock, ma non ufficialmente rilasciata dal produttore).