È arrivato il momento dell’obbligo vaccinale in Italia

È l'unica soluzione per convincere quella fetta del Paese che si ritiene più furba. Quella parte della popolazione che se ne frega della comunità e intende continuare a vivere “a scrocco"

obbligo vaccinale in Italia

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È inutile girarci intorno: stando così le cose, è arrivato il momento dell’obbligo vaccinale in Italia. Chi ha pensato di fare appello al senso di comunità degli italiani ha sbagliato popolo. Chi credeva che ci saremmo stretti e andati al fronte tutti compatti in questa battaglia non ha fatto i conti con il vero dna italiano. Noi siamo quelli dell’“armiamoci e partite” e anche stavolta non abbiamo fatto eccezione. Come sempre una parte del Paese si sta impegnando a combattere contro un nemico comune e gli altri stanno a guardare.

Una parte fa un sacrificio. Anche se spaventata, decide di fidarsi della scienza per il bene di tutti e un’altra invece pensa di essere più furba e di imboscarsi nel momento in cui è necessario farsi avanti. È la storia del nostro Belpaese e ancora una volta non è stata smentita. Un Paese di furbetti dove resiste sempre una sacca di persone convinta di essere più intelligente degli altri. Una fetta di pusillanimi che manda sempre gli altri avanti pensando “tanto ci sarà sempre qualcuno che lo farà per noi”.

Un po’ come per le tasse. Lo stesso sta succedendo anche con il vaccino. “La maggioranza lo farà e noi godremo dei risultati”. Purtroppo per loro stavolta è necessario che lo facciano tutti o quasi e hanno sbagliato i calcoli. Serve almeno l’80% per l’immunità di gregge ma è chiaro che in Italia i furbi superano di gran lunga il 20% della popolazione. Allora contro questa gente non c’è senso di responsabilità che tenga. È necessario l’obbligo vaccinale in Italia. L’unica strada per far vaccinare la parte “furba” della popolazione è costringerla.

Questa gente non merita la libertà di scelta perché non riesce a capire che in una comunità la libertà di un individuo finisce dove comincia quella dell’altro. Questa gente della comunità non se ne frega nulla. Dalla comunità prende solo. È la stessa gente che si lamentava perché avevano chiuso le attività commerciali con i lockdown. Adesso che è stata trovata la soluzione si lamenta perché devono essere gli altri a risolvere il problema per loro. La verità è che questa gente non meriterebbe il vaccino. Non meriterebbe nemmeno di essere ricoverata in terapia intensiva perché a pagare il loro ricovero è la comunità e non loro. Da soli, seppure pagassero tutte le tasse che gli spettano, e dubitiamo che l’abbiano fatto, riuscirebbero a pagarsi solo pochi giorni di ricovero.

Il resto lo paghiamo noi e per questo abbiamo il diritto di chiedere ad alta voce che queste persone siano obbligate a vaccinarsi. Peraltro evitando deliberatamente di vaccinarsi, in caso di ricovero negli ospedali toglierebbero il letto a persone che ne avrebbero diritto per altre malattie che non potevano evitare di avere semplicemente facendo un vaccino. Se non vogliono farlo restino chiusi in casa. Non meritano di godere degli stessi diritti di chi rispetta la comunità in cui vive. Si riempiono la bocca di Costituzione e diritti inalienabili quando non hanno capito minimamente lo spirito della nostra Carta. La libertà che ci concede è tale grazie alle lotte fatte dai nostri nonni per diventare comunità. Lotte capaci di annientare gli egoismi e renderci nazione. Quando sono stati chiamati a combattere non si sono nascosti dietro un “eh ma non è obbligatorio. In Italia esiste la libertà di scelta”.

Il loro comportamento non merita di essere tutelato dalla Costituzione. Questa gente è convinta che democrazia significhi potere alle minoranze che credono di capirne più di scienziati che hanno dedicato una vita al loro lavoro. La stessa gente, che ha difficoltà anche a calcolare il resto che gli spetta quando va al supermercato, ritiene di saperne più degli esperti leggendo qualche articolo online. A questa gente bisogna dire senza paura che se non vogliono vaccinarsi se ne devono stare a casa e lasciare che gli altri riprendano a vivere. A vivere da comunità, non a scrocco come intendono fare loro.