Cosa è più rivoluzionario? L’ombelico nudo di Raffaella Carrà nella tv in biancoenero dell’Italia puritana negli anni Settanta o la rete segnata da Diego Armando Maradona con la mano de D10S? Cosa è più erotico il Tuca Tuca di Raffaella Carrà o la rete più bella del mondo segnata nella stessa partita da Diego Armando Maradona dopo aver driblato l’Inghilterra?
Il destino ha avuto che due pezzi della nostra vita e della nostra storia assurgessero al paradiso degli eroi a pochi mesi di distanza l’uno dall’altra. Quello tra Raffaella Carrà e Diego Armando Maradona era un legame solido. Un’amicizia vera tra due creature speciali che hanno saputo ritagliarsi un posto speciale nel cuore di ciascuno di noi.
Chi di noi non ha mai cantato a squarciagola una canzone di Raffaella Carrà, chi non si è sentito sciogliere il sangue nelle vene dopo una finta di Diego Armando Maradona? La Regina della Televisione, Il Re degli Stadi. Tutto il resto è contorno , dettaglio, particolare, già visto.
Raffaella Carrà è stata protagonista assoluta dell’emancipazione femminile, ha cantato il libero amore nell’Italia del delitto d’onore, ha mostrato con orgoglio il proprio corpo seminudo prendendosene tutta la libertà. Ha saputo farci appassionare ad una boccia di fagioli e ci ha fatto piangere con le sue “carrambate”. Sensuale, ironica, padrona del proprio destino. Sempre con eleganza, senza mai indulgere a scorciatoie e volgarità. Una vera e propria icona di creatività e libertà.
Diego Armando Maradona, come Raffaella Carrà, è partito dal nulla ed è arrivato in cima al mondo. Ha fatto quello che altri neanche osavano immaginare. Ha esaltato miliardi di oppressione che nelle sue giocate beffarde hanno intravisto un barlume di riscatto umano e sociale.
Adesso mi piace immaginarli insieme, Diego Armando Maradona e Raffaella Carrà, nel paradiso degli eroi ad inventare giocate e balletti destinati ad entrare nella storia dello spettacolo.