Rino Gaetano, l’ultima ballata sulla via Nomentana | Memories

Il 2 giugno 1981 Rino Gaetano si schiantò contro un camion alle 3:55, sulla via Nomentana di Roma

morte di rino gaetano

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Di Roma e Milano si dice che siano città incapaci di riposare. La Capitale lo ha fatto solamente con il lockdown del 2020, secondo la descrizione poetica di Gigi Proietti, quando i 7 colli non brulicavano di turisti e autoctoni a passeggio per la Grande Bellezza. Rino Gaetano è un ragazzo di 30 anni e nemmeno lui, come Roma, è solito riposare. Sono le 3:55, è il 2 giugno 1981 e lui, Salvatore Antonio, vuole riposare.

Roma lo ha fatto crescere e lui ha fatto crescere l’Italia. Dei cantautori si dice che siano egoisti ed egocentrici, perché con il pretesto della loro arte cercano sempre il punto più strategico sotto i riflettori. Addirittura Rino viene spesso bersagliato per il fatto di non allinearsi ad alcuna corrente politica. Nei suoi brani spara contro tutti, li prende in giro e li schernisce con rime irriverenti e satira. Canta la società, Rino, spesso troppo coccolata da nazionalismi e demagogie. Lui, invece, la prende a schiaffi per risvegliarla dal sonno delle illusioni.

Sono le 3:55 e la Volvo 343 è il suo secondo acquisto dopo l’8 gennaio, quando con la sua vecchia macchina si era schiantato sul guard rail dopo lo scontro con un fuoristrada. Rino sta rientrando da una serata, una delle tante, trascorsa con amici e compari. All’incrocio con via Carlo Fea, sulla via Nomentana, lo sguardo dell’istrione perde lucidità e l’auto invade la corsia opposta. Dall’altra parte Antonio Torres sta viaggiando a bordo del suo camion. Vede Rino accasciarsi su un lato. Antonio suona il clacson, Rino riapre gli occhi. Non c’è più tempo: la Volvo colpisce il camion con un frontale e il cantautore sfonda il parabrezza.

Si dirà che Rino Gaetano ha previsto la sua morte ne La Ballata Di Renzo. Si dirà che quella storia del rifiuto degli ospedali non è vera. Alle 6 del mattino Rino Gaetano si spegne per sempre al Gemelli di Roma, e inizia a riposare.